Prospettive svizzere in 10 lingue

Hamlet o Amleto? “Ha!Hamlet”

Un momento della rappresentazione di Teheran (foto: Markus Zohner Compagnie) Markus Zohner Compagnie

"La gente si picchiava per poter entrare in sala".

Con una rappresentazione di Amleto la compagnia svizzero-italiana Markus Zohner ha vinto il premio del pubblico al festival internazionale del Teatro di Teheran, in Iran.

“Per noi questo viaggio è stato carico di tensioni, soprattutto prima di partire”, dichiara a swissinfo Markus Zohner, fondatore della compagnia. “Qui le informazioni sull’Iran sono negative, quasi nere. Sappiamo ad esempio che le donne devono essere sempre coperte e in effetti anche noi abbiamo dovuto rispettare certe prescrizioni”, spiega l’attore.

Rispettare la censura

In Iran, sulla scena uomini e donne hanno la proibizione di toccarsi, le attrici devono avere i capelli coperti e il testo deve essere esaminato dalla censura. “Questo crea problemi e lavoro supplementare agli attori, che devono rispettare queste regole”, dice Zohner.

Ma superate queste difficoltà, la compagnia teatrale svizzera è stata ampiamente ripagata da un interesse e un entusiasmo, sfociati nell’attribuzione del premio del pubblico.

Gli attori – Patrizia Barbuiani e Markus Zohner – hanno entusiasmato sia il pubblico che la stampa iraniani. Il loro spettacolo è stato visto da oltre 2’000 persone. L’ultima rappresentazione ha ottenuto un successo tale da richiedere una serata aggiuntiva.

Un pubblico entusiasta

“Non ci saremmo mai aspettati un entusiasmo così enorme”. Il teatro principale della città di Teheran, che può contenere fino a 600 persone era in effetti strapieno già la prima serata.

“C’era un calore e una vicinanza che non ci saremmo mai aspettati”, ricorda Markus Zohner.

“Da qui l’Iran sembra molto lontano ma abbiamo visto che le culture e le anime dei due Paesi sono molto più vicine. E’ stata una scoperta”, ribadisce Zohner, con una punta di commozione.

L’ Amleto è stato messo in scena da due soli attori e in tre lingue di fronte ad un pubblico non solo attento ma anche colto e interessato. “La gente sedeva sul palco e si picchiava per poter entrare in sala”, racconta Zohner.

Un interesse che si spiega anche con la “fame” di spettacoli internazionali del pubblico iraniano, tenuto “a stecchetto” in questo ambito. Questo festival è l’unica possibilità per vedere delle compagnie provenienti dall’estero e solo da 5 anni il festival può invitare compagnie straniere.

Problemi linguistici? A Teheran la compagnia di Markus Zohner ha recitato in tedesco, italiano e inglese. Ma il linguaggio del corpo era centrale e la comunicazione linguistica aveva spesso i connotati di “accompagnamento musicale”. Dunque, un messaggio teatrale accessibile a tutti.

Spettacoli plurilinguistici

La Markus Zohner Theater Compagnie, con sede in Ticino, è stata fondata nel 1987. Da 16 anni si esibisce in tutto il mondo. Gli attori recitano in varie lingue.

Alcuni spettacoli sono però indipendenti dalla lingua. Nel rispetto dei principi del cosiddetto teatro povero si concentrano totalmente sul lavoro dell’attore, eliminando elementi superflui come scenografie imponenti, requisiti o costumi.

“La parola è il risultato del lavoro di immaginazione, basato sul corpo e sulla voce”, spiega Markus Zohner. Una sorta di specializzazione della compagnia luganese. Uno stile abbastanza unico, sia in Svizzera, che in Europa o nel mondo.

Un repertorio classico

“Il nostro scopo è quello di raccontare storie”, dice Markus Zohner, “le storie più interessanti sono quelle buone, le storie grandi. Negli ultimi anni ci siamo perciò concentrati sui classici”.

Uno degli spettacoli messi in scena è stata l’Odissea, il primo “romanzo” dell’umanità. Poi l’Amleto, chiamato Ha!Hamlet, recitato a Teheran. E’ un Amleto comico, una riscoperta dell’umorismo di Shakespeare.

“E’ la versione originale”, sottolinea Zohner ma in un’ottica umoristica. “Non è solo una tragedia, ci sono anche momenti buffi, personaggi strani, per niente tristi e neri”.

Un altro spettacolo mette in scena delle storie erotiche e comiche tratte da “Mille e una notte”. In autunno è invece prevista la rappresentazione di un altro classico, Anton Cechov con il “Giardino dei ciliegi” e 8 o 9 attori in scena.

swissinfo, Elena Altenburger

All’International Theatre Festival Fadjir di Teheran hanno partecipato alla fine di gennaio 85 compagnie iraniane e internazionali.

Una compagnia teatrale svizzera è riuscita ad entusiasmare il pubblico iraniano con un classico della letteratura mondiale. Una testimonianza dei legami culturali e spirituali fra i due Paesi e dell’universalità della cultura.

Due attori, tre lingue, 2’000 spettatori, un capolavoro della letteratura mondiale. Con una versione comica dell’Amleto di Shakespeare la compagnia Markus Zohner ha vinto il premio del pubblico per lo spettacolo più amato.

La compagnia è stata fondata nel 1987 da Markus Zohner a Lugano
Si è esibita nei teatri e ai festival più importanti del mondo
I prossimi appuntamenti: Kazachistan, Kirgisistan, Finlandia, Estonia, Scozia e Venezuela

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