Prospettive svizzere in 10 lingue

Informazione per gli immigrati alla soglia della pensione

Restare? Partire? O essere pendolari? A queste domande devono rispondere gli immigrati stranieri giunti alla soglia della pensione. Per aiutarli a trovare una risposta, la Commissione federale degli stranieri (CFS), la Pro Senectute Svizzera e il Percento culturale Migros hanno presentato martedì a Berna un fotoromanzo, un promemoria per migranti e un opuscolo informativo.

«Abbiamo scelto questa giornata per presentare i nuovi documenti- pubblicati in italiano, tedesco, francese, spagnolo e portoghese- visto il tema della sessione straordinaria delle camere, l’AVS», ha detto alla stampa Rosemarie Simmen, presidente della CFS. Stampa non solo svizzera, ma per l’occasione anche spagnola e portoghese.

Svizzera, Paese di immigrazione

«Nessuno ormai lo contesta: la Svizzera è un Paese di immigrazione», ha affermato la Simmen. Secondo l’Ufficio federale di statistica il numero di pensionati stranieri in Svizzera entro il 2010 passerà da 67.000 a 123.000 unità. Secondo alcuni studi, un terzo di questa popolazione intende rimanere, un terzo tornare in patria e l’ultimo terzo fare il pendolare.

«Ma come scegliere il meglio, secondo la propria situazione famigliare, il proprio paese di origine e le possibilitàfinanziarie?», si è chiesto Pierre Aeby, direttore aggiunto di Pro Senectute Svizzera. La più grande fondazione privata di aiuto agli anziani ritiene indispensabile preparare gli immigrati al pensionamento: da qui l’appoggio al progetto della CFS.

Un fotoromanzo, un opuscolo e un promemoria Progetto che ha interessato anche la Migros. «L’economia si trova infatti in una situazione di responsabilità sociale nei confronti della prima generazione di immigrati», ha indicato Heinz Altorfer, del Percento culturale Migros. «Le storie che gli immigrati vivono non si vedono», secondo Altorfer.

«È quindi nata l’idea di pubblicare un fotoromanzo, il primo dell’Amministrazione federale», ha commentato sorridendo Rosemarie Simmen. La storia è quella di un immigrato fresco di pensione e del suo ambiente familiare. Si vivono momenti allegri ma anche di riflessione. La moglie non vuole partire, c’è la casa costruita al paese, non si sa se la pensione basterà per rimanere in Svizzera, i figli sono ormai stabiliti e i nipotini non capiscono.

Dopo il fotoromanzo, si passa all’opuscolo informativo che illustra diritti, possibilità e doveri dei pensionati. Infine, in un promemoria possono venir annotati i dati sulla situazione individuale e le possibilità dell’immigrato, conclude Altorfer.

I documenti sono ottenibili presso Pro Senectute, l’amministrazione federale o le associazioni di aiuto agli immigrati che hanno partecipato attivamente alla stesura dei documenti. Tra di esse figurano le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI), l’Istituto nazionale Confederale di Assistenza (INCA), e l’Ambasciata di Spagna.

Anche in Ticino

Pierre Aeby ha terminato la presentazione spiegando che cinque cantoni (Zurigo, Berna, Basilea Città, Ginevra e Vaud) parteciperanno ad un programma speciale. «Verrà costituita una rete di scambi per favorire la preparazione alla pensione degli immigrati». «Il Ticino non vi partecipa, anche se secondo me avrebbe dovuto farlo», ha concluso il friburghese.

Per spiegare l’assenza del Ticino a questo programma Giorgio Cagnasso, direttore di Pro Senectute Ticino e Moesa, ha detto che «il problema del pensionamento degli stranieri è dovuto alla lingua, e in Ticino questo problema non c’é». La maggioranza degli immigrati è infatti di origine italiana. «Sono piuttosto i pensionati svizzero-tedeschi che pongono problemi», ha aggiunto Cagnasso, non nascondendo però che la questione potrebbe porsi in futuro, quando aumenterà il numero di spagnoli o portoghesi. «Tra Svizzera e Italia c’é poi una lunga tradizione di collaborazione in materia di pensionamento», ha concluso il direttore.

Fotoromanzo, opuscolo e promemora saranno comunque ottenibili presso i sette centri di consulenza ticinesi di Pro Senectute. Gli opuscoli sono disponibili gratuitamente presso l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (EDMZ) al no. di fax 031/325.50.58 (in italiano no. ordinazione 404.002 i).

swissinfo e agenzie

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR