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L’opera lirica da Avenches al Castelgrande

Chiuso il Festival nell'arena romana della località romanda, se ne apre un altro in Ticino.

Con un palco molto più esteso rispetto alle passate edizioni, il Castelgrande di Bellinzona si appresta ad accogliere la quarta edizione della “Festa dell’opera”. In programma il famosissimo “Nabucco” verdiano, ispirato alle gesta del re di Babilonia Nabucodonosor, con la chicca del coro del “Va’ pensiero”.

L’opera è in cartellone per cinque sere, fino al 3 agosto, dopo la consueta prova generale. Uno spettacolo che gli organizzatori preannunciano ancora più imponente di quelli visti finora al castello: “Il barbiere di Siviglia” nel 1999, anno inaugurale, e poi “Carmen” e “Aida”. Per il primo agosto verranno offerti servizi in sinergia con la città di Bellinzona, come lo scorso anno, mentre è ancora allo studio una possibile collaborazione con il Festival del film di Locarno.

Grande spettacolo

Sulla scena ci saranno in tutto un centinaio di artisti più altre cento comparse, alcune della regione. La direzione musicale è affidata al promettente Luciano di Martino, in collaborazione con la Konzertdirektion di Salisburgo e gli specialisti verdiani bulgari dell’Opera di Stato di Plovdiv. Tra i protagonisti Roman Mayboroda, Galia Gorceva ed Emilia Boteva, giovani che tentano di emulare la sfolgorante carriera della loro celebre connazionale Raina Kabaiwanska.

Il festival di Castelgrande, a livello svizzero, costituisce un’ideale continuazione del Festival operistico di Avenches, conclusosi pochi giorni fa dopo aver accolto ben 32mila spettatori. La complementarietà si nota anche nella scelta del programma: qui Verdi, lì Puccini (“Tosca”) e Rossini (“Guglielmo Tell”), per la soddisfazione dei melomani di casa, non sempre intenzionati a recarsi all’estero per gustare le produzioni operistiche open air.

Certo, in operazioni come queste c’è sempre l’incognita del maltempo, ma si spera di riuscire ad accontentare tutti gli spettatori che hanno già acquistato i biglietti, tra cui moltissimi sul mercato della Svizzera interna. In tutto, le tribune potranno accogliere duemila persone ogni sera, con un sistema di uscite controllato per renderlo più efficiente in caso di improvvisi acquazzoni.

Alessandra Zumthor

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