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La bandiera svizzera di Francisco

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La nazionale rossocrociata non è stata certo l'unico ambasciatore elvetico in Portogallo: l’impronta svizzera la lasciano soprattutto gli emigrati di ritorno.

E se Chapuisat e compagni hanno disputato qualche partita in terra lusitana, Michelle Hunziker sorride tutte le sere alla tv.

D’accordo, con la sua carriera a cavallo tra Germania e Italia, la modella e presentatrice televisiva Michelle Hunziker non è proprio quello che si dice una svizzera prototipica, ma è lei il volto elvetico probabilmente più noto in Portogallo. La sua pubblicità per una marca di caramelline passa tutti i giorni alla televisione in prima serata.

Cosa vuoi che siano al confronto le tre o quattro volte 90 minuti che la nazionale elvetica avrà passato sui campi di calcio portoghesi? Poco o niente. Del resto – ed è naturale – la Svizzera qui la conosce chi ci ha lavorato, per gli altri resta un concetto astruso.

Cosa sia non è molto chiaro nemmeno per la ragazza che ad una bancarella di Coimbra ci porge una bandiera inglese, quando noi avevamo chiesto una “bandera suiça”. Alla fine otteniamo quello che desideravamo (non proprio, la bandiera è rettangolare e non quadrata come dovrebbe essere) e la ragazza esclama: “Incredibile, ne ho venduta una!”

Il Bellini di Rio Maior

La bandiera è per Francisco, il proprietario del bistro Bellini, un piccolo locale di Rio Maior, la nostra base portoghese. “Siete svizzeri?”, ci ha chiesto non appena abbiamo messo piede nel suo locale.

E subito ha aggiunto indicando la bandiera portoghese appesa sotto il televisore: “Ho cercato dappertutto una bandiera svizzera da appendere accanto a questa, ma non sono riuscito a trovarla”. E così gliela abbiamo portata. Anche perché la sua cucina leggera e la sua disponibilità meritano questo e altro.

Francisco ci parla in svizzerotedesco – con una svizzera italiana e uno svizzero francese fa un po’ strano – e assapora ogni parola che pronuncia. Ha passato 17 anni della sua vita in Svizzera e ora è da poco tornato in Portogallo.

“Per i bambini”, spiega. “Il più grande ha nove anni e non potevamo aspettare ancora per fargli cambiare la scuola”. A Rio Maior, lui e sua moglie Yvonne, un’irlandese che ha conosciuto in Svizzera, si sono costruiti una bella casa e qualche settimana fa hanno aperto il loro bistro. “In Svizzera non ci saremmo mai potuti permettere tutto questo”.

Un angolo di Svizzera nel cuore

Francisco ha chiamato il suo locale “Bellini”, come il ristorante di uno dei suoi antichi datori di lavoro. Arrivato in Svizzera a 20 anni – “l’inizio della mia vita d’adulto” – ha cominciato a lavorare come stagionale tuttofare a Kehrsatz per finire poi, nel corso del tempo, caposala allo Schweizerhof di Lucerna.

“La Svizzera mi manca terribilmente, anche se qui mi sento a casa e tutto va bene. È che quando penso a Lucerna, così pulita e tranquilla mi viene la nostalgia”. Adesso però, la sua vita è in Portogallo. “In Svizzera ci tornerò per le vacanze. O se mi ritroverò con dei problemi finanziari. In questo caso però sarebbe per sempre”.

Destini incrociati



Poco distante dal locale di Francisco c’è un caffè ai cui tavoli serve una ragazza con dei grandi occhi azzurri. “È ucraina”, ci spiega il proprietario. “Ormai in Portogallo è impossibile trovare dei camerieri, la gente lo ritiene un lavoro degradante”.

L’immigrazione proveniente dai paesi dell’Est, dall’Ucraina in particolare, è la più forte registrata oggi in Portogallo. Sono circa 120’000 gli ucraini che lavorano nel settore della ristorazione e delle costruzioni, svolgendo gli stessi tipi d’impiego che centinaia di migliaia di portoghesi hanno svolto in Svizzera.

A Rio Maior, a pochi metri l’uno dall’altra, Francisco e Natascha sono l’emblema di un paese che sta cambiando alla velocità dell’Europa. Un destino, il loro, che si sovrappone nel gesto di porre una bibita ad uno dei tanti clienti che guardano la tv. Il programma? Di questi tempi gli Europei di calcio.

swissinfo, Doris Lucini e Mathias Froidevaux, Rio Maior

2’700 svizzeri in Portogallo, di cui 1’444 con la doppia nazionalità
162’000 cittadini portoghesi in Svizzera (senza i binazionali)

Rio Maior – 21’000 abitanti – si trova a 80 km a nord di Lisbona e a 30 km dall’Atlantico.

Il territorio di Rio Maior offre anche delle testimonianze storiche notevoli: i dolmen (monumenti funerari) di Alcobertas (3500 a.C.), una villa romana del III secolo e una salina misteriosamente situata a 30 km dal mare.

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