Prospettive svizzere in 10 lingue

Lucerna rende omaggio a von Karajan

Herber von Karajan mentre dirige un concerto a Lucerna, nel 1983 G. Anderhub

Il Festival di Lucerna commemora, questa fine settimana, il leggendario direttore d'orchestra austriaco Herbert von Karajan, che ha contribuito alla notorietà della rassegna musicale.

Il sodalizio con Lucerna è durato quarant’anni e il grande maestro non ha mai dimenticato il sostegno della città quando la sua carriera fu offuscata dal suo passato nazista.

A Lucerna Herbert von Karajan diresse una settantina di concerti dal 1948 al 1988, un anno prima della sua scomparsa, il 16 luglio 1989 a Salisburgo.

“Veniva sempre il 31 agosto e il primo di settembre. I suoi ammiratori lo sapevano – ricorda a swissinfo Barbara Higgs, responsabile delle pubbliche relazioni della manifestazione – e perciò prenotavano i biglietti con largo anticipo. von Karajan contribuì enormemente alla notorietà internazionale della rassegna musicale”.

Il Festival Lucerna si prepara dunque a commemorare il maestro sabato e domenica prossimi, con una serie di appuntamenti che comprendono un concerto con la violinista tedesca Anne-Sophie Mutter, talento scoperto dallo stesso von Karajan proprio a Lucerna, nel 1976.

Il direttore d’orchestra è ricordato ancora oggi per la sua personalità spumeggiante in pubblico, per la ricerca della perfezione nell’esecuzione musicale e nella direzione degli orchestrali. Bambino prodigio al pianoforte, compì i suoi primi passi da direttore d’orchestra a Salisburgo, nel 1929.

Prima di rilanciare l’orchestra filarmonica di Londra, nel 1948, von Karajan soggiornò in Germania. E in Germania diresse l’orchestra filarmonica di Berlino per lunghi trentaquattro anni.

Ma la stella della musica classica è stata offuscata da un lato controverso della sua storia, ossia l’appartenenza al partito nazista dal 1933 al 1942. Fu tuttavia discolpato da un tribunale Alleato dopo la Seconda guerra mondiale. Probabilmente, ma non è tuttora chiaro, l’adesione al partito nazista era stata dettata da motivi di carriera piuttosto che ideologici. Ma questa ombra non è mai stata dissipata.

L’appoggio del Festival di Lucerna

“Quando non gli fu permesso di dirigere un’orchestra né in Germania, né in Inghilterra – spiega Erich Singer, direttore artistico del Festival – Lucerna fu la prima città ad invitarlo all’estero. Era un ottimo direttore e il suo nome, prima della guerra, era sulle labbra di tutti. Al momento dell’avvio della rassegna musicale – aggiunge Singer – Lucerna stava cercando i migliori direttori d’orchestra per crescere da subitosi solide basi”.

Nel 1969 Herbet von Karajan, che Erich Singer ha conosciuto personalmente, fu ricompensato con il “Lucerne Art Prize” per il suo ruolo in favore della città. La collaborazione tra i due risale agli anni Settanta, quando all’attuale direttore dei programmi musicali fu chiesto di badare al grande maestro austriaco durante le prove e i concerti.

Durante questo periodo che Erich Singer ha potuto scoprire una porzione della vita privata di von Karajan. “Parlava molto poco di musica – ricorda Singer – e molte persone si sono chieste perché. Io credo che fosse per il bisogno di stare solo con la musica. E di custodire i suoi pensieri nel segreto”.

Nella vita di tutti i giorni von Karajan amava parlare di automobili veloci; i bolidi della strada erano pure una sua grande passione.

La continua ricerca della perfezione

Il direttore d’orchestra era un grande perfezionista, tanto nella vita privata quanto in quella pubblica. von Karajan, come lo ricorda Erich Singer, poteva essere molto autocritico. Dopo i concerti non amava trattenersi con il pubblico.

A tratti pareva persino timido e schivo. Esprimeva insomma dei lati in totale contrasto con il suoi temperamento focoso. “A livello pubblico ha sempre voluto essere una stella, ma privatamente – aggiunge Singer – era una persona totalmente diversa”.

Al Festival di Lucerna, specialmente a tra il 1960 e il 1970, Herbert von Karajan fu l’incontrastato protagonista. Per molti amanti della musica, i suoi concerti costituivano il momento culminante della rassegna.

Quasi sempre von Karajan si portava appresso la filarmonica di Berlino. Ma nel 1984, quando Singer lo chiamò nuovamente a Lucerna, fu protagonista di uno dei suoi leggendari disaccordi con i propri musicisti, generando momenti di tensione. L’ultimo concerto di von Karajan a Lucerna risale al 1988, all’età di ottant’anni e con una salute cagionevole.

“Molti esperti – commenta Singer – hanno rivolto aspre critiche a von Karajan, accusandolo di privilegiare un suono borghese. Ma non sono d’accordo. Il suo stile è cambiato nel corso degli anni. von Karajan, nelle vesti di direttore, ha firmato degli indimenticabili capolavori, come il Requiem di Verdi (nel 1963) o la decima sinfonia di Shostakovich”.

swissinfo, Isobel Leybold-Johnson
(traduzione e adattamento dall’inglese Françoise Gehring)

Il direttore d’orchestra Herbert Von Karajan nasce il 5 aprile 1908 a Salisburgo, dove muore il 16 luglio 1989.

Inizia a studiare pianoforte all’età di quattro anni. Si esibisce come pianista professionista all’età di 18 anni. Il suo debutto come direttore d’orchestra avviene a Salisburgo il 22 gennaio 1929.

Dirige l’orchestra di Aquisgrana (Germania), fino al 1942, e la Staatskapelle di Berlino, dal 1941 al 1944. Nel 1944 soggiorna in Italia e nel 1948 contribuisce al rilancio della Filarmonica di Londra. Tra il 1955 e il 1982 dirige l’orchestra Filarmonica di Berlino. Collabora con l’Opera di Vienna, la Scala di Milano e il Festival di Salisburgo.

Interessato a migliorare la qualità dell’ascolto della musica, Karajan adotta le innovazioni tecnologiche che gli si presentano e contribuisce a promuovere il “Compact Disc”

Sulla sua carriera musicale incombe però un’ombra ingombrante: dopo la seconda guerra mondiale viene allontanato dall’attività e dalla vita artistica a causa della sua iscrizione al partito nazista.

Per rendere omaggio a Herbert von Karajan nel centenario della nascita, il Festival di Lucerna ha in agenda una serie di appuntamenti.

Sabato 26 gennaio, ore 19.30: concerto con uno dei pupilli del grande maestro austriaco, ovvero il direttore d’orchestra giapponese Seiji Ozawa. Solista nel concerto di Beethoven per violino, la musicista Anne-Sophie Mutter.
Domenica 27 gennaio, ore 11: concerto con i dodici violoncellisti della Filarmonica di Berlino.
Domenica 27 gennaio, ore 15: dibattito con la partecipazione della violinista Anne-Sophie Mutter

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR