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Montreux Jazz Festival, il santuario della musica

ZZ Top sarà in scena il 20 luglio swissinfo.ch

Quasi tutti i generi musicali sono rappresentati quest'estate a Montreux. Una sfilata di nomi celebri o da scoprire.

Iniziato venerdì sera è uno dei più prestigiosi appuntamenti dell’estate musicale in Svizzera, giunto alla 37esima edizione.

«Poco jazz quest’anno!» è un ritornello ricorrente, che in verità il fondatore del festival, Claude Nobs, sente ormai da 30 anni. Il che non ha impedito a Montreux di diventare e di restare uno dei santuari mondiali del jazz e del blues.

Il festival si è aperto da tempo ad altre correnti musicali per poter sopravvivere e prosperare, senza peraltro dimenticare il genere musicale che gli serve come biglietto da visita.

Quest’anno è vero che solo due sere sono consacrate al jazz nel vasto Auditorio Stravinsky: George Benson e Natalie Cole, accompagnati da Noa per una serata di Gala (6 luglio), e un omaggio alla casa discografica Concord, con Steve Connell e una moltitudine di voci, tra cui Patti Austin (17).

Ma è ormai il Casino, da qualche anno di nuovo socio della manifestazione, che funge da tempio del jazz: Michel Jonasz (11), Bireli Lagrene e molti invitati che si uniscono a Django (12), Richard Galliano e Jacky Terrasson (13), il “crooner” Tony Benett (14), Charles Lloyd (17), gli svizzeri Jean-François Bovard e Pierre Audétat (18), e Cassandra Wilson (19).

Stravinsky e Miles Davis

Come sempre l’Auditorio Stravinsky ospita le locomotive del festival. Che si tratti di vecchie glorie o di giovani stelle. Qualche esempio…

Jethro Tull, Radiohead, Bonnie Raitt e i Blues Brothers che rimpiazzano Gary Moore, Morcheeba, Craig David, notti brasiliane (11-12-13 luglio), Yes (14), Simply Red (15), Jamiroquai (16), Lisa Stanfield, (18), Van Morrison (19), ZZ Top e Krokus (20).

Evviva l’abbondanza! E non è nemmeno tutto. Da sottolineare anche la presenza di gruppi degni di nota come Tom McRae (9), Tuck & Patti (15), The Crusaders con Randy Crawford (18), The Pretenders (19) o Krokus (20).

La Miles Davis Hall, che ha anche conosciuto delle edizioni deficitarie, dovrebbe essere quest’anno in linea con il preventivo prima ancora del concerto iniziale. Bisogna dire che globalmente le prevendite sono andate meglio che mai e numerose serate sono già «sold out».

Ampiamente rappresentata anche la musica elettronica quest’anno. Electro Pop (6), Jazz, groove & Beats, con Laurent Garnier (9), Post rock & Trip Hop con Mogwai e Tricky (11), Worldwide con Gilles Peterson (16), Black Lily (17), Hi Tek (18), Electro Disco Rock (19).

Per il resto, da notare la serata reggae (di venerdì 4), quella hip-hop (del 5) e la presenza di Cypress Hill (7), di Susheela Raman (12), di Laurie Anderson (14), e di Joe Jackson (15).

I tanti “a parte”

E poi c’è il festival off (circa 300 eventi), i battelli e i treni speciali, il Montreux Jazz Club e il Montreux Jazz Café per lunghe notti senza fine…

Da evidenziare soprattutto lo sviluppo delle «competizioni» musicali, che cercano di rivelare giovani talenti. Quest’anno saranno cantanti, suonatori di piano, e di saxofono.

Un’altra tradizione che viene rispettata è quella dei workshop, che permette ai dilettanti di confrontarsi con artisti di primo piano, come è stato il caso in passato di BB King, Bobby McFerrin, Michael Brecker, Billy Cobham o David Sanborn. Per questa edizione 2003 in cartellone Noa, Philip Catherine e Charles Lloyd.

Un budget di 15 milioni di franchi. 12 scene. 2000 musicisti. 51 concerti a pagamento, 400 gratuiti. Montreux è un festival, ma anche una cittadina che per due settimane si trasforma in galassia musicale.

swissinfo, Bernard Léchot
traduzione, Raffaella Rossello

Il 37° Montreux Jazz Festival si tiene dal 4 al 20 luglio.

La manifestazione creata da Claude Nobs nel 1967 non ha più bisogno di presentazioni: è ormai conosciuta in tutto il mondo.

Da Montreux è passato il gotha del jazz, rock, pop, reggae e dell’elettronica. Qui sono stati registrati live moltissimi album.

Oltre l’Auditorio Stravinsky, la Miles Davis Hall e il Casino, il festival si ramifica in una moltitudine di scene.

Il ricco cartellone è completato anche quest’anno da concorsi per musicisti e workshop.

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