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Morto a Berlino Edward Stämpfli

Con Edward Stämpfli scompare uno dei maggiori esponenti della dodecafonia. www.zb.unizh.ch

Il musicista bernese è morto a Berlino, dove viveva dal 1953, all'età di 94 anni. Era considerato uno dei maggiori compositori svizzeri.

Nato a Berna il 1. febbraio 1908, figlio di un noto editore, Edward Stämpfli conseguì la maturità al liceo di Trogen, in Appenzello Esterno. Si iscrisse alla facoltà di medicina all’università di Berna, ma abbandonò l’accademia prima di laurearsi. Si dedicò quindi agli studi di composizione a Colonia presso Philipp Jarnach e Wilhelm Maler.

Negli Anni ’30 si trasferì a Parigi e proseguì gli studi presso Paul Dukas. In seguito soggiornò a Basilea, Lugano (1944-51) e Heidelberg. Nel 1953 si stabilì con la moglie Ute Zimmermann a Berlino-Zehlendorf, dove restò fino alla morte.

Maestro della dodecafonia

Le sue composizioni si basano sulla dodecafonia. Nella sua opera sono riunite la tradizione tedesca e francese. La duplice influenza emerge nella scrittura musicale e nella scelta dei testi: Baudelaire, Eluard affiancano Göthe e Hölderlin.

L’opera del compositore bernese comprende sinfonie, quartetti, concerti per diversi strumenti, opere, cori, balletti, musica da camera, cantate e Lieder. Fra le sue creazioni più recenti figurano «Requiem per un ragazzo» del 1992, un’opera melodrammatica per dodici strumenti ispirata a una poesia di Rainer Maria Rilke, e «Dialoghi» del 1993, una composizione per oboe, arpa e orchestra d’archi.

Le sue composizioni più celebri sono quelle del ciclo «Variations pour Instruments à vent» (1950) e l’oratorio «Wenn der Tag leer wird» (1967) tratto da poesie di Nelly Sachs.

swissinfo e agenzie

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