Pioniere della fotografia, Andrea Garbald (1877-1958) aveva vissuto e lavorato per tutta la vita nella valle alpina della Bregaglia. Il Museo d’arte dei Grigioni propone di rivedere volti e paesaggi immortalati dal fotografo bregagliotto.
Questo contenuto è stato pubblicato il 12 aprile 2014 - 11:00
Dopo aver seguito un tirocinio di fotografia a Zurigo, Andrea Garbald aveva aperto un atelier fotografico nella casa dei suoi genitori a Castasegna. Qui si era consacrato per tutta la vita ai ritratti di persone e paesaggi, sviluppando una propria estetica fotografica. Tra le sue opere più famose vi è il ritratto della famiglia Giacometti, che figura in quasi ogni libro dedicato ad uno dei noti artisti bregagliotti.
Già poco riconosciuta durante la sua vita, l’arte di Garbald era stata quasi dimenticata negli ultimi decenni. Con una grande esposizione in occasione dei 150 anni della Villa Garbald, il Museo d’arte dei Grigioni offre ora la possibilità di riscoprire le immagini poetiche lasciate dall’artista della Bregaglia.
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