Müller-Brockmann + Co., Josef Müller-Brockmann con Peter Spalinger: costruzione del logo FFS, sistema di informazione visiva nelle stazioni ferroviarie, 1980, design del logo: Hans Hartmann, 1972..
SBB AG and Museum für Gestaltung Zürich
Hans Hilfiker: orologio delle stazioni ferroviarie, 1944, ridisegnato 1952.
SBB AG
Müller-Brockmann + Co., Josef Müller-Brockmann con Peter Spalinger: pittogrammi del sistema di informazione ai passeggeri delle FFS, 1992, Graphics Collection.
SBB AG and Museum für Gestaltung Zürich
Werner Belmont (testo), Hans Thöni (grafica design), Der Kluge reist im Zuge (Chi è intelligente viaggia in treno), 1958, Museum für Gestaltung Zürich, Poster Collection.
SBB AG
Walter Henne: interno del Trans Europe Express (TEE), 1961.
SBB Historic
Werner Belmont (testo), Mark Zeugin (grafica design), Gute Idee - SBB (Buona idea - FFS), 1963, Museum für Gestaltung Zürich, Poster Collection.
SBB AG
"Fare le valigie e prendere il treno. È tutto": Elfriede Semotan, 1992.
SBB AG
Andreas Bürki con Uli Huber e Ueli Thalmann: posti a sedere nella carrozza IV, seconda classe, 1982.
Renate Meyer
Arnold Amsler, Santiago Calatrava, Werner Rüeger. stazione di Zurigo Stadelhofen, 1990, foto: Paolo Rosselli
Paolo Rosselli
Anonimo: conduttore del treno con la borsa rossa, 1937, foto: SBB Historic, 1964
SBB Historic
Emil Faesch ed Emanuel La Roche, stazione FFS di Basilea, 1907, foto: Lichtdruckanstalt Alfred Ditisheim
Basel Station
Un segnale al quale oltre un milione di persone ogni giorno volge frettolosamente lo sguardo, può essere chiamato classico del design? Ne è convinto il Museo svizzero del design di Zurigo, che per questo che ha allestito una mostra sulle Ferrovie federali svizzere (FFS).
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Come membro del nostro team Multimedia, il mio lavoro si concentra su tutto ciò che ha a che fare con le immagini: editing fotografico, selezione di foto, illustrazioni editoriali e social media.
Ho studiato graphic design a Zurigo e Londra, dal 1997 al 2002. Da allora ho lavorato come graphic designer, art director, photo editor e illustratrice.
Helen James, testo; foto cortesia del Museum für Gestaltung Zürich e FFS
Chiunque abbia viaggiato in treno in Svizzera ha certamente dato almeno un’occhiata ai numerosi orologi che troneggiano nelle stazioni ferroviarie. Con una serie di pittogrammi dai colori primari sottilmente vivacizzati, questi veri e propri simboli delle stazioni svizzere sono un punto di riferimento semplice ma importante per i viaggiatori della vasta rete ferroviaria del Paese.
Gli svizzeri sono orgogliosi della puntualità dei loro treni. Sebbene oggi nella realtà quotidiana disfunzioni del traffico ferroviario siano spesso motivo di lamentela da parte della folta popolazione di pendolari del Paese, all’origine ci si preoccupò molto di mantenere i treni in orario.
L’orologio della stazione ferroviaria svizzera fu concepito nel 1944 da Hans HilfikerCollegamento esterno, un ingegnere elettronico che all’epoca lavorava alle dipendenze delle FFSCollegamento esterno. Costruì un meccanismo specifico per garantire che i treni partissero in tutta la Svizzera esattamente allo scoccare del minuto previsto dall’orario ferroviario. L’orologio principale delle FFS a Zurigo scandiva il tempo inviando un impulso ogni minuto che consentiva di sincronizzare le lancette dei secondi di tutti gli orologi delle stazioni del Paese. Per questo, la lancetta rossa dei secondi – che ricorda la “paletta di comando” un tempo usata dai capistazioni per ordinare l’attesa e la partenza ai macchinisti dei treni – in realtà impiega solo 58,5 secondi per compiere il giro e si ferma per 1,5 secondi quando arriva sul 12 prima ripartire.
Design su larga scala
Le Ferrovie svizzere sono tra i maggiori proprietari immobiliari del Paese e ogni anno spendono in media 550 milioni di franchi svizzeri per la progettazione e lo sviluppo di stazioni. “Naturalmente, una buona architettura fa parte dell’esercizio. Le FFS organizzano quindi concorsi di architettura.
L’obiettivo non è solo quello di costruire edifici di alta qualità che funzionino per molti decenni, ma anche quello di creare valore aggiunto”, ha dichiarato a swissinfo.ch il portavoce delle FFS, Reto Schärli. “Rinomati architetti hanno progettato stazioni già nel XIX secolo, come ad esempio la stazione centrale di Zurigo di Jakob Friedrich Wanner. Nella seconda metà del XX secolo, Max Vogt ha plasmato l’immagine di molti edifici ferroviari con il suo chiaro linguaggio formale”.
In tempi più recenti, architetti di fama mondiale come Herzog & de Meuron e Santiago Calatrava hanno realizzato progetti per le FFS. Ma gli investimenti in aree di proprietà delle FFS non sono sempre stati accolti con favore. Cambiamenti su larga scala in un’area vicina alla stazione centrale di Zurigo hanno provocato l’indesiderata gentrificazione, poiché un grattacielo che fiancheggia la linea ferroviaria è stato trasformato in appartamenti di lusso.
Negli anni ’90 il governo elvetico ha deciso che la bandiera nazionale svizzera doveva avere esattamente lo stesso colore rosso dello sfondo della doppia freccia e del logo con la croce svizzera, che appare sui lati delle locomotive e nelle stazioni delle FFS. Il design delle Ferrovie svizzere nel corso degli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti in varie categorie.
Il Museo Svizzero del design di ZurigoCollegamento esterno, la stessa città della stazione ferroviaria più trafficata della Svizzera, vuole ora far sì che la popolazione presti attenzione ai progetti che hanno superato la prova del tempo.
La mostra
Il Museo svizzero del design (Museum für Gestaltung) di Zurigo esponeCollegamento esterno foto e disegni di progetti architettonici e industriali, nonché poster e video installazioni delle Ferrovie federali svizzere. La mostra è aperta fino al 5 gennaio 2020.
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