Prospettive svizzere in 10 lingue

Peter Stamm : “Sono sicuro del fatto mio”

Peter Stamm
Peter Stamm in un ex capannone industriale nella sua città d'origine, Winterthur.

Ha già all’attivo otto romanzi e sei volumi di racconti. Peter Stamm tesse la trama del suo cosmo con motivi ricorrenti. Lo stile, afferma, non è solo linguaggio, ma anche contenuto – "l’universo in cui ci muoviamo".  

No, all’uscita di un suo nuovo libro non è più agitato. “Sono sicuro del fatto mio”, dice Peter Stamm. Inoltre, a quel punto la parte interessante del lavoro è ormai conclusa.

Ci troviamo in un bar del Sulzer-Areal, proprio dietro la stazione di Winterthur, dove abita. In uno di questi ex edifici industriali, l’autore 58enne un tempo aveva il suo ufficio, quando rientrava in Svizzera dai lunghi soggiorni a Parigi, New York o Berlino.

La critica letteraria Anne-Sophie Scholl incontra nella serie “Mondi letterari svizzeri” di swissinfo.ch le più importanti autrici e i più importanti autori del nostro tempo. 

Parte 1: Arno Camenisch, nato nel 1978

Parte 2: Dorothee Elmiger, nata nel 1985

Parte 3: Dana Grigorcea, nata nel 1979

La sua opera più recente «Das Archiv der Gefühle» (“L’archivio dei sentimenti”) è il suo ottavo romanzo, oltre a sei volumi di racconti. In passato ha scritto anche opere teatrali e drammi radiofonici e in esordio ha lavorato come giornalista. Il protagonista di “Das Archiv der Gefühle” è un archivista di giornali. Ma quando in redazione documenti e archivista non sono più necessari, si ritira in casa propria e trasferisce l’intero archivio in cantina. Imperturbabile, continua poi a lavorare da lì.

L’archivio è un mondo con una struttura fissa che non può essere modificata, al massimo ampliata. E l’archivista governa questo mondo come un dio. Il suo dossier più prezioso è quello su Fabienne — il suo grande amore di gioventù, che aveva conosciuto quando si chiamava ancora Franziska. Era prima che diventasse famosa come cantante pop e le interviste o gli articoli su di lei riempissero le riviste. Ma quando sfoglia queste pagine si rende conto, in effetti, di informarsi sull’ultimo uomo al suo fianco, ma di non scoprire assolutamente nulla su di lei e la sua vita. Ora: è proprio questo che vuole? Una volta, quando erano entrambi ancora molto giovani, le aveva dichiarato il suo amore, ma lei lo aveva respinto. Se fa riaffiorare quel ricordo gli sembra che lei avesse detto: “Non ti amo, perché ti amo”. E quando la baciò sentì una “gioia che sembrava tristezza”.

Peter Stamm con occhi aperti
Thomas Kern/swissinfo.ch

Cos’è più bello? La fantasia o la vita reale? E: che potere hanno le immagini nella mente sulla realtà? Sono temi che Peter Stamm coniuga in varie forme nei suoi testi. Già nel romanzo d‘esordio “Agnes”, del 1989, si parla di una donna che chiede al suo amico scrittore un testo su di lei. Ma poi la narrazione prende il sopravvento e diventa il copione della sua vita. Nell’ultima opera di Stamm “Die sanfte Gleichgültigkeit der Welt” (“La dolce indifferenza del mondo”), il protagonista crede di incontrare il suo io più giovane che sta seguendo il copione della sua stessa vita. E “Weit über das Land” (“Lontano, dall’altra parte del Paese”) tratta di un uomo che una sera si alza ed esce dalla propria vita con moglie e figli. Apparentemente senza meta, vaga su per le valli attraverso paesaggi romantici di montagne quasi deserte. Vuole catturare la felicità del momento, così come l’archivista, che preferisce cullarsi nei ricordi, plasmarli secondo la propria immaginazione e fuggire il dolore della vita reale. 

Molto diversa invece Franziska o Fabienne dell‘ultimo romanzo, ideata da Peter Stamm ispirandosi al brano della cantautrice francese Barbara: “Dis quand reviendras-tu?” (“Dimmi quando tornerai”), come chiede con voce rotta dal desiderio nell’omonima canzone. Ma poi prosegue: “Il mondo mi incanta, mi riscalderò a un altro sole”. Franziska amava cantare questi brani, ma per il pubblico erano troppo complessi. Allora si è adattata, così come ha indossato il nuovo nome che per la sua carriera di cantante pop sembrava più promettente. Franziska vive a contatto con la realtà, si dimostra camaleontica e pragmatica. Degli uomini della sua vita afferma: “Li ho amati tutti, e a tutti l’ho detto. Poi, a un certo punto, era finita”.

Peter Stamm con occhi chiusi
Thomas Kern/swissinfo.ch

Eppure l’immagine riproposta dai rotocalchi è probabilmente altrettanto illusoria di quella che l’archivista tenta di custodire nei suoi ricordi. Anche questo tema riemerge continuamente nei testi di Stamm. “Nacht ist der Tag” (“La notte è il giorno”) parla di una donna che perde il volto in un incidente. Come moderatrice televisiva anche lei aveva vissuto in un mondo di immagini superficiali. Cosa rimane di questa identità se il corpo cambia? Nel romanzo troviamo la figura di un pittore. In quanto artista, riflette consapevolmente sulle immagini che ci facciamo degli altri. Lui e la donna si erano conosciuti prima dell’incidente. Sette anni dopo si rincontrano. E nell’ultimo romanzo di Stamm “Das Archiv der Gefühle” ci si chiede sin dall’inizio se l’archivista incontrerà nuovamente la cantante. “L’arte è anche un piacere estetico”, afferma Peter Stamm. Sono i movimenti del testo ad anelare il ritrovarsi delle due figure. Tuttavia non c’è nessun lieto fine. Non solo perché sarebbe kitsch, ma anche perché il testo si snoda in una relazione mutevole di gioia e infelicità, vicinanza e distanza.

Peter Stamm davanti a un muro
Peter Stamm. Thomas Kern/swissinfo.ch

“Lo stile non è solo linguaggio, ma anche contenuto, l’universo in cui ci muoviamo”, afferma Peter Stamm. Temi ricorrenti nei suoi libri sono il ricordo, l’incedere del tempo o la figura dei sosia, ma anche determinati luoghi, come un lago o una valle. “Ci tengo a mostrare l’interconnessione tra i miei romanzi. Nascono tutti dallo stesso mondo”, spiega.

I libri di Stamm sono intrisi dell’atemporalità di un mondo staccato. Eppure sanno riproporre lo spirito del tempo in maniera modo sottile. Nell’ultima opera, il confinamento della pandemia riecheggia senza mai essere espresso, inserendosi in modo appropriato soprattutto per ragioni estetiche nella trama che sottolinea il ritiro dell’archivista. “C’è così tanto di non descritto, di non catalogato, d’incomprensibile”, si legge nel libro mentre lui riscopre la vita. La vita può essere afferrata solo nella modalità dell’arte. “L’arte ha una sorta di vitalità”, dice Stamm, “nell’arte si tratta di dare forma all‘incomprensibile”. Così si potrebbe interpretare il romanzo che si tiene in mano, come il tentativo dell’archivista di descrivere a parole la propria vita. Cosa che ovviamente Peter Stamm sa fare perfettamente. Come in tutti i suoi testi, il suo linguaggio sviluppa un’attrazione già dalla prima frase. Il ritmo delle battute, il tono ridotto, che lascia al lettore spazio per evadere nella propria immaginazione: questo è ciò che rende la sua opera letteraria tanto vivace.  

“Viene spesso a trovarmi, di solito di notte”: sono le parole d’esordio del romanzo di Peter Stamm “Die sanfte Gleichgültigkeit der Welt”. L’io narrante è un anziano, lei una donna che ha conservato la giovinezza. “Dai, vieni!”, lo incita, “Vieni da me!” e, così facendo, lo conduce ad un livello più profondo del romanzo, in una notte di tanti anni prima in cui lui, Christoph, ha un appuntamento con una donna che gli ricorda Magdalena, il suo amore di gioventù. Christoph le racconta di come abbia incontrato il suo io più giovane. La giovane donna si fa chiamare Lena, ha un fidanzato che chiama Christ, e la loro storia comune somiglia in maniera impressionante a quella di Christoph e Magdalena, che le è appena stata raccontata.

Con poche frasi nel suo romanzo Peter Stamm ci conduce in un mondo misterioso e fluttuante che ricorda idee e immagini del periodo romantico del XIX secolo. L‘autore scrive in modo raffinato, intrecciando trame temporali diverse che sembrano reali, ma poi si perdono nell’irrazionale – come le scale concatenate dei disegni del grafico M. C. Escher, che mostra uno spazio da due prospettive. Nel 2018 “Die sanfte Gleichgültigkeit der Welt” è stato insignito del Premio svizzero del libro. Anche l’attuale romanzo parla di ricordi e dello scorrere del tempo. È scritto nel linguaggio tipico di Stamm, ma ha una struttura affascinante, quasi scultorea.

Peter Stamm, “Die sanfte Gleichgültigkeit der Welt”, S. Fischer, 160 pagine, 2018.





In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR