I Verdi liberali seducono un elettorato sempre più ampio
Un anno dopo l'arrivo dell'onda verde nel parlamento svizzero, dal Barometro elettorale SRG SSR emerge che il Partito ecologista (I Verdi) tende a perdere sostegno, mentre il Partito verde liberale ne guadagna. L'Unione democratica di centro rimane il più grande partito del Paese, ma l'erosione della sua base elettorale prosegue.
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- 日本語 スイス世論調査、自由緑の党への支持上昇
I Verdi hanno compiuto un balzo storico nel parlamento elvetico alle elezioni federali del 2019. Il Partito ecologista svizzero (PES-I Verdi) ha conquistato 17 seggi supplementari nella Camera del popolo ed è diventato così la quarta forza politica del Paese. Un anno dopo, il Barometro elettorale, realizzato dall'istituto Sotomo su mandato della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR, rivela che la forza dei partiti è rimasta piuttosto stabile: l'Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) ottiene ancora il maggior numero di intenzioni di voto, seguita dai partiti socialista (PS, sinistra), liberale radicale (PLR, destra) ed ecologista (PES, sinistra).
L'UDC resta quindi il primo partito della Svizzera, anche se è la grande perdente alle elezioni federali del 2019 (-3,8 punti percentuali) e la sua base continua a restringersi, con un calo di 1,5 punti percentuali nelle intenzioni di voto nell'autunno 2020. I Verdi grosso modo tengono, pur perdendo elettori (-1 punto percentuale), mentre il Partito verde liberale (PVL, centro) avanza di 2 punti percentuali. "A differenza dei Verdi, i Verdi liberali non sembrano ancora aver esaurito il loro potenziale di crescita. Il PVL potrebbe ridurre il divario e diventare la sesta forza politica del Paese", indica il rapporto di Sotomo.
Lo tsunami della Covid-19
L'istituto di ricerche demoscopiche sottolinea che il contesto è cambiato drasticamente rispetto allo scorso anno: l'arrivo del coronavirus ha profondamente alterato le preoccupazioni dell'elettorato. Una netta maggioranza degli intervistati (61%) percepisce ora la pandemia di Covid-19 come la sfida principale per la Svizzera. Il clima, tema dominante alle elezioni del 2019, è al secondo posto (34%). Seguono preoccupazioni direttamente legate al coronavirus: l'economia, la disoccupazione e i salari.
Sotomo rileva che solo i soggetti direttamente o indirettamente legati alla pandemia hanno acquisito importanza. Questioni quali le relazioni tra la Svizzera e l'Unione europea, l'immigrazione e le pensioni – che in precedenza erano tra le principali preoccupazioni dell'elettorato elvetico – sono ora passate in secondo piano.
"Le elezioni del 2019 si sono svolte in un contesto caratterizzato da una situazione economica estremamente stabile", ricorda Sotomo. La crisi del coronavirus ha cambiato notevolmente il contesto. Tuttavia, queste nuove priorità non sembrano aver cambiato profondamente le intenzioni elettorali".
Elettorato UDC non ha più priorità più chiara
Gli elettori di quattro dei sei maggiori partiti svizzeri ora vedono la pandemia come la sfida numero uno per il futuro. Ma i sostenitori dell'UDC continuano a preoccuparsi in primo luogo dell'immigrazione e degli stranieri, mentre i sostenitori dei Verdi sono tuttora preoccupati prima di tutto per il clima.
"Mentre un anno fa, il 65% dell'elettorato dell'UDC considerava l'immigrazione come la sfida più importante, questa quota è ora crollata al 45%. Questo è probabilmente una delle cause di questa nuova erosione della base del partito. L'elettorato dell'UDC non sembra più avere una chiara priorità", spiega l'istituto di sondaggi.
Il coronavirus è la principale preoccupazione degli elettori nelle tre regioni linguistiche della Confederazione. Questa tendenza è però decisamente più marcata nella Svizzera francese (67%) che in quella tedesca (58%) e in Ticino (59%). Mentre al secondo posto delle priorità nelle regioni di lingua francese e tedesca rimane il clima, in quella di lingua italiana sono i premi delle casse malattia (assicurazione sanitaria) e la disoccupazione che dominano.
Il Barometro elettorale 2020 della SRG SSR (di cui fa parte anche swissinfo.ch) è stato realizzato dall'istituto di ricerca SotomoLink esterno. Tra il 23 ottobre e il 2 novembre, 19'620 persone con diritto di voto in Svizzera hanno risposto alle domande tramite un questionario. Il margine di errore è di +/- 1,3 punti percentuali.
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