La Svizzera è sollecitata a cambiare la legge sul consenso allo stupro
La Svizzera ha fatto progressi per proteggere le donne dalla violenza, ma è necessario lavorare ancora.
Keystone / Luis Berg
Il Consiglio d'Europa ha espresso preoccupazione per il fatto che il sistema giuridico svizzero non protegge adeguatamente le donne dalla violenza e dallo stupro.
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swissinfo.ch/mga
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Switzerland urged to change rape consent law
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Il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sull’azione contro la violenza sulle donne e la violenza domestica (GREVIO) ha chiesto riforme nel suo primo rapporto sulla Svizzera.
In particolare, il GREVIO ha osservato che la definizione legale di stupro in Svizzera non è conforme allo standard internazionale secondo cui il consenso deve essere esplicitamente dato.
Il Parlamento svizzero sta attualmente valutando un aggiornamento per definire lo stupro come sesso senza consenso anche se non viene usata la forza, per allineare la legge alla Convenzione di Istanbul.
GREVIO ha inoltre rilevato che alle donne non è garantito un equo processo nei tribunali svizzeri.
Il rapporto, pubblicato martedì, parla di “persistenza di stereotipi di genere all’interno del sistema giudiziario che possono portare le donne vittime di violenza di genere a sentirsi colpevoli e a minimizzare la gravità di questa violenza”.
Inoltre, il GREVIO lamenta l’insufficienza dei finanziamenti e il fatto che “le donne vittime di violenza non hanno pari accesso a strutture di accoglienza e assistenza di qualità in tutto il Paese”.
Tuttavia, il rapporto elogia anche i progressi compiuti dalla Svizzera nella protezione delle donne dalla violenza, in particolare l’attuazione della Convenzione di Istanbul, l’adozione di un piano d’azione nazionale per il periodo 2022-2026 e l’aggiornamento della legge nel 2020 per proteggere meglio le donne dalla violenza.
Il governo svizzero ha risposto ai risultati sottolineando che sta ancora lavorando per migliorare la situazione delle donne, come ad esempio l’istituzione di una linea telefonica diretta 24 ore su 24 per le vittime di violenza e la sua Strategia per l’uguaglianza 2030.
“Il Consiglio federale sta lavorando per garantire che gli obiettivi della Convenzione di Istanbul siano attuati in modo coerente”, ha dichiarato.
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