La mentalità “noi contro loro” esiste in tutti i partiti

Il tuo guadagno è la mia perdita: è il concetto di base del “pensiero a somma zero” che è presente in tutto lo spettro politico, secondo uno studio dell’Università di Basilea
La convinzione che un gruppo possa guadagnare solo se un altro perde è diffusa anche in Svizzera: mentre un terzo delle persone crede che la prosperità possa crescere per tutti, per quasi il 30% l’acquisizione di ricchezza segue una logica a somma zero. È quanto emerge da uno studio dell’Università di BasileaCollegamento esterno, basato sul sondaggio della SSR “Svizzera, come stai?”.
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Un risultato che sorprende Kelly Liu, co-autrice dello studio, perché “la Svizzera è un paese ricco che ha sperimentato una crescita economica relativamente lunga”. Per la ricercatrice è inaspettato anche il fatto che questo modo di pensare si riscontri in tutti i gruppi della popolazione, indipendentemente dall’età, dal sesso, dall’istruzione o dalla lingua.
Il pensiero a somma zero non può essere neanche attribuito a una parte dello spettro politico, anche se è più comune a sinistra, associato alle richieste di maggiore redistribuzione e tassazione più elevata della ricchezza.

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Lo studio mostra però che c’è una proporzione di persone che concorda con l’idea secondo cui le persone possono arricchirsi solo a spese degli altri. Allo stesso modo, in tutti i partiti c’è una proporzione che sostiene il punto di vista opposto, cioè che la prosperità possa crescere in modo che ne beneficino tutti.
“Sembra emergere una seconda dimensione qui oltre alla classica divisione tra destra e sinistra”, afferma Alois Stutzer, coautore dello studio, che riguarda la concezione di come funziona il mondo.
Esaminando la connessione tra il pensiero a somma zero e la soddisfazione, lo studio ha rilevato che le persone che condividono fortemente questa mentalità sono meno soddisfatte della loro vita. Gli autori affermano di poter solo speculare sulle ragioni di questa correlazione, che è comunque significativa.
Stutzer e Liu auspicano ulteriori studi sulla strumentalizzazione politica di questo modo di pensare. “I politici potrebbero cercare di sfruttare questa visione del mondo degli elettori e usarla a proprio vantaggio”, sottolinea Stutzer. Potrebbero, ad esempio, applicare questa logica al commercio mondiale per giustificare delle politiche protezionistiche o promuovere una mentalità “noi contro loro” per guadagnare consensi e denigrare gli oppositori.
Lo studio dell’Università di Basilea intitolato “Zero-Sum Beliefs, Political Views, and Life Satisfaction in a Rich CountryCollegamento esterno” si basa sulla seconda edizione del sondaggio d’opinione “Svizzera, come stai?”, condotto dall’istituto di ricerca GFS Berna su incarico della SSR tra maggio e giugno 2024.
Traduzione di Simone Fassora (RSI)

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