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La settimana in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all’estero,

L’attualità degli ultimi sette giorni in Svizzera è stata segnata dalla politica, con una sessione speciale del Consiglio nazionale che ha fatto progressi su una questione di cui si discute da decenni. Anche l'etica è stata protagonista delle notizie politiche della settimana, con le disavventure di una rappresentante ecologista.

Sul fronte economico, si è tornati a parlare del ritorno dei tassi di interesse negativi. 

Buona lettura!

karin keller sutter
La ministra delle finanze Karin Keller-Sutter in Parlamento durante il dibattito sulla tassazione delle coppie sposate. Keystone / Alessandro Della Valle

Riunitosi per una sessione speciale di tre giorni, il Consiglio nazionale ha accettato l’idea di una tassazione individuale per le coppie sposate. Si tratta di un passo avanti su una questione che ha occupato la politica rossocrociata per un buon quarto di secolo.

In Svizzera, l’aliquota fiscale aumenta con l’aumentare del reddito. Questa progressione penalizza le coppie sposate, poiché una coppia con un reddito complessivo di 120’000 franchi, ad esempio, paga più tasse di due coniugi non sposati che guadagnano rispettivamente 80’000 e 40’000 franchi. Già nel 1984 il Tribunale federale aveva stabilito che questa situazione era discriminatoria, ma non è mai stata trovata una soluzione.

La situazione potrebbe però sbloccarsi. Il Consiglio nazionale ha accolto un’iniziativa popolare delle Donne del Partito liberale radicale (PLR) che chiede d’introdurre un’imposizione individuale per le coppie sposate, nonché un controprogetto a questa iniziativa che va nella stessa direzione. L’idea dell’imposizione individuale è stata accolta da una maggioranza molto ristretta, grazie a un’alleanza inedita tra la destra liberale e la sinistra.

Ma la storia non finisce qui. La questione deve ora tornare al Consiglio degli Stati, dove c’è una forte resistenza da parte della destra conservatrice e del Centro, che ritengono che la tassazione individuale proposta svantaggi le “famiglie tradizionali” in cui il reddito familiare è assicurato da un solo coniuge. 

Céline Vara all'assemblea dei delegati del Partito ecologista svizzero, 25 gennaio 2025.
Céline Vara all’assemblea dei delegati del Partito ecologista svizzero, 25 gennaio 2025. Keystone / Cyril Zingaro

Dopo le disavventure del consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet, sappiamo che le vacanze negli Stati del Golfo possono essere dannose per alcuni membri dei Governi cantonali. Questa settimana, una nuova polemica è emersa sui media: riguarda la senatrice ecologista Céline Vara, recentemente eletta nel Governo cantonale di Neuchâtel.

Il quotidiano Blick ha rivelato che dopo la sua elezione, Céline Vara ha trascorso una vacanza con il marito e i due figli in un resort di lusso in Oman. Non c’è ovviamente nulla di riprovevole in questo soggiorno. Ma un viaggio di oltre 5’000 km in aereo in un Paese non particolarmente noto per la sua democrazia è un po’ un controsenso per la rappresentante di un partito che si batte per la difesa del clima e della democrazia.

La vicenda può essere aneddotica, ma è stata ampiamente ripresa e commentata da diversi media in tutta la Confederazione. In particolare, si è parlato molto del dovere della classe politica di dare l’esempio

Céline Vara inizialmente è rimasta in silenzio, adducendo una “questione privata”. Di fronte alle polemiche, si è alla fine espressa pubblicamente sul media giurassiano Arcinfo. La futura consigliera di Stato – entrerà in carica il 1° giugno – ha dichiarato di non aver mai fatto mistero del viaggio, che era un progetto familiare pianificato da tempo per osservare le tartarughe marine e la fauna selvatica. La politica, che ha dichiarato di viaggiare raramente in aereo, ha semplicemente ammesso di essere stata ingenua e ha denunciato la polemica come un “colpo basso mediatico e politico”.

pneumatici in un deposito
Anche gli pneumatici sono responsabili dell’inquinamento delle auto. Keystone / Christian Beutler

Spesso associamo l’inquinamento dei veicoli alle emissioni prodotte dai loro sistemi di propulsione. Ma sovente ci dimentichiamo di quello causato dall’abrasione dei loro pneumatici. Eppure, questo inquinamento esiste e secondo uno studio si trova persino nei nostri alimenti.

Tracce di additivi utilizzati nella produzione di pneumatici sono state rilevate in tutte le categorie di frutta e verdura più comunemente consumate in Svizzera. È quanto emerge da uno studio congiunto del Politecnico federale di Losanna (EPFL) e dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.

È praticamente impossibile sfuggire a questo inquinamento. I residui di pneumatici rientrano nella categoria dei microinquinanti e si disperdono ovunque, anche nelle aree dove il traffico stradale è ridotto o assente.

Rimane la questione cruciale dell’effetto di questo inquinamento sulla salute umana. Per il momento è troppo presto per trarre conclusioni. È necessario condurre ulteriori studi, in particolare per determinare come queste molecole vengono metabolizzate nel corpo umano. Ma il pericolo è reale: studi precedenti sui roditori hanno dimostrato un calo della fertilità nei maschi

Il presidente della Banca nazionale svizzera Martin Schlegel non esclude un ritorno ai tassi di interesse negativi.
Il presidente della Banca nazionale svizzera Martin Schlegel non esclude un ritorno ai tassi di interesse negativi. Keystone / Alessandro Della Valle

L’incertezza economica legata alla politica statunitense sui dazi pesa non solo sull’economia globale, ma anche sulla politica monetaria svizzera. La conseguenza è un possibile ritorno di un concetto recentemente abbandonato: il tasso di interesse negativo.

Non è necessario avere una formazione in economia per comprendere questi sviluppi. Le attuali incertezze economiche stanno facendo salire il valore del franco svizzero, che tradizionalmente funge da bene rifugio. Dall’inizio dell’anno, il franco si è apprezzato di quasi il 9% rispetto al dollaro. A sua volta, un franco forte conduce a un calo dell’inflazione. Ad aprile è scesa allo 0% su base annua, il tasso più basso degli ultimi quattro anni

In questo contesto, la Banca nazionale svizzera (BNS) sta valutando ulteriori riduzioni del suo tasso di riferimento, attualmente pari allo 0,25%. “Se necessario, siamo pronti a considerare la reintroduzione di un tasso d’interesse pari a zero, o addirittura di una politica di tassi d’interesse negativi”, ha dichiarato martedì il presidente della BNS Martin Schlegel.

Con dei tassi d’interesse negativi, il denaro depositato perde valore, poiché bisogna pagare affinché la banca lo tenga. Questo incentiva l’immissione di denaro nell’economia. Un altro vantaggio è che i tassi di interesse negativi rendono il franco svizzero meno attraente per gli investitori stranieri. La BNS aveva già utilizzato questa strategia di tassi negativi nel 2015, prima di abbandonarla nel settembre 2022

Lumo, la mascotte dell’Eurovision Song Contest
Lumo, la mascotte dell’Eurovision Song Contest, è pronta ad accogliere il pubblico. Keystone / Georgios Kefalas

È piuttosto insolito, ma la Svizzera sarà al centro dell’attenzione dei media internazionali nel corso della prossima settimana. Il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent sarà a Ginevra questo fine settimana per colloqui con una delegazione cinese. Le relazioni tra i due Paesi sono attualmente tese a causa dell’introduzione di dazi reciproci molto elevati. 

Su una nota più leggera, Basilea sarà sotto i riflettori. La città sul Reno ospiterà l’Eurovision Song Contest (ESC). La cerimonia di apertura si svolgerà domenica, mentre la finale si terrà sabato 17 maggio. 

Oltre all’ESC, la settimana prossima sarà all’insegna della cultura e della tradizione, con la finale nazionale del tradizionale combattimento tra le mucche della razza Hérens e, giovedì, l’assegnazione dei Premi svizzeri per la musica da parte dell’Ufficio federale della cultura. Giovedì si celebrerà anche il 150° anniversario del Tribunale federale. 

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

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