The Swiss voice in the world since 1935
castoro

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all'estero,

Come ben sapete, una delle peculiarità della Confederazione è il suo plurilinguismo. Spesso, le persone che risiedono nella Confederazione si destreggiano in due o più idiomi. La conoscenza dell'inglese, però, langue.

È perlomeno quanto emerge da una graduatoria stilata dalla scuola di lingue ET, secondo la quale la Svizzera arriva solo al 23esimo posto in Europa per quanto concerne la padronanza della lingua di Shakespeare. La classifica English Proficiency Index, dominata dai Paesi Bassi, si basa su test standardizzati che gli studenti e le studentesse che seguono i corsi Proficiency sostengono in tutto il mondo: per il rapporto relativo al 2022 è stato possibile attingere ai risultati di 2,1 milioni di persone. La conclusione è che le donne svizzere parlano inglese al di sotto della media, gli uomini svizzeri appena al di sopra.

persona che fuma crack
Keystone / Christof Schuerpf

A Ginevra da un paio d’anni il crack si è diffuso in maniera esponenziale e oggi la rete di servizi per la tutela delle persone tossicodipendenti allestista dalla città non è più in grado di accogliere tutti coloro che consumano questa droga.

Tra il 2021 e il 2022, il numero di persone che fanno uso di crack (stupefacente sintetizzato dalla cocaina) a Ginevra è raddoppiato, stando a uno studio pubblicato a maggio dal Cantone. Una delle ragioni, spiega lunedì al quotidiano Le Temps Frank Zobel, vicedirettore della fondazione Dipendenze Svizzera e coautore della ricerca, è la maggiore presenza di spacciatori che vendono piccole dosi a prezzi molto bassi, spesso addirittura inferiori ai 10 franchi.

Questa esplosione del numero di consumatori sta causando grossi grattacapi alle istituzioni che si occupano di assistere le persone tossicodipendenti e che non hanno ormai più posti a disposizione. Ad esempio, “Quai 9″, il locale ginevrino adibito al consumo di droga controllato, ha recentemente annunciato che non sarà più in grado di accogliere chi consuma crack, dopo aver registrato 17’000 visite nel 2022.

Oltre ad avere pesanti effetti su chi ne fa uso – “coloro che lo assumono si scordano di mangiare, bere e dormire”, spiega Zobel – questa forte diffusione del crack ha effetti nefasti sulla sicurezza pubblica. In alcune zone della città, in particolare nel quartiere dei Pâquis, la presenza di molte persone tossicodipendenti sta causando seri problemi alla popolazione.

Kristy Deiner su un ponte
swissinfo.ch

Come misurare rapidamente la biodiversità di una foresta pluviale? Scienziate e scienziati in Svizzera stanno sperimentando l’uso di droni e di un laboratorio mobile per raccogliere e analizzare tracce di DNA. Il loro terreno di prova: la hall tropicale dello zoo di Zurigo.

Fino a pochi anni fa, per elencare le specie presenti in un dato luogo non si poteva far altro che mandare persone capaci di riconoscerle direttamente sul campo. Un lavoro lungo e faticoso. Lo sviluppo della robotica e della genetica sta però dando una mano a chi si occupa di studiare la biodiversità.

Alla Masoala Hall dello zoo di Zurigo un team del Politecnico federale sta mettendo a punto una nuova tecnica – che coniuga appunto genetica e robotica – per raccogliere e analizzare i dati di vaste zone di foresta in poche ore. La raccolta dei campioni avviene tramite dei droni e l’analisi del materiale genetico è possibile in un mini-laboratorio mobile.

Oltre a permettere di effettuare dei passi in avanti nell’ambito della ricerca sulla biodiversità, il progetto potrebbe avere applicazioni anche in altri ambiti. Ad esempio in agricoltura, per individuare velocemente la presenza di malattie e parassiti dannosi.

  • Il reportage del mio collega Zeno Zoccatelli.
  • In quest’altro approfondimento vi facciamo invece scoprire un sistema forse poco conosciuto per lottare contro le specie invasive.

Altri sviluppi

Dibattito
Moderato da: Zeno Zoccatelli

Quali animali e piante non vedete più nel luogo in cui vivete? Come rimediare?

La biodiversità sta scomparendo. Cosa pensate debba fare ciascuno e ciascuna di noi e la politica?

25 Commenti
Visualizza la discussione
castoro
Keystone / Z1022/_patrick Pleul

Restiamo in tema biodiversità. Scomparso all’inizio dell’Ottocento, il castoro è stato reintrodotto con successo in Svizzera, tanto che oggi se ne contano quasi 5’000 esemplari.

Negli ultimi vent’anni, la presenza di questo roditore negli habitat lacustri elvetici è aumentata esponenzialmente. Dai 111 esemplari del 1978, si è passati ad oltre 450 nel 1993, per poi salire a 1’600 15 anni fa e a 4’900 l’anno scorso, stando ai dati dell’Ufficio federale dell’ambiente.

Il programma di reintroduzione del castoro, avviato negli anni ’50, è stato quindi coronato da successo. Secondo Caroline Nienhuis, del Servizio di consulenza sul castoro del Canton Zurigo, è importante che l’animale si sia ristabilito in Svizzera: “Molti studi internazionali svolti sia in Europa che in America dimostrano che l’arrivo del castoro in un’area porta con sé una crescita anche di altre specie animali. C’è semplicemente più biomassa“. A Marthalen, ad esempio, dove il roditore ha trasformato un piccolo ruscello in un vero e proprio paesaggio palustre, da quando c’è il castoro c’è una delle più grandi aree di riproduzione della rana alpina.

Il castoro, però, non è apprezzato da tutti: abbatte gli alberi, fa sprofondare il terreno con le sue dighe e scava tane. La popolazione non rischia però di aumentare a dismisura. “Una volta che i territori sono colonizzati e vicini l’un l’altro, non c’è più spazio per altri castori. Si verifica quindi quello che definiamo uno stress di densità. Le femmine si riproducono meno spesso e hanno meno cuccioli”, spiega ancora Caroline Nienhuis.

Il servizioCollegamento esterno sul tema di RSI News.

Non solo castori: anche la lontra è tornata a colonizzare i fiumi svizzeri. L’articolo su tvsvizzera.it.

Il dossierCollegamento esterno sul castoro sul sito dell’Ufficio federale dell’ambiente.

orologi appesi a una parete
Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved.

Orologi della Swatch coi colori dell’arcobaleno sequestrati dalla autorità della Malaysia. E adesso l’azienda svizzera fa causa al Governo malese.


La vicenda era iniziata in maggio, quando su ordine del Ministero degli interni la polizia malese aveva sequestrato poco meno di 200 orologi della Swatch coi colori dell’arcobaleno. Secondo le autorità, si trattava di propaganda LGBT+. In Malaysia l’omosessualità è vietata e passibile di punizioni corporali.

L’azienda svizzera è ora passata al contrattacco e ha intentato causa sia contro il Ministero degli interni, sia contro il Governo malese. Ad occuparsi del dossier sarà l’Alta Corte di Kuala Lumpur.

Nel suo esposto, la Swatch sostiene che la sua reputazione commerciale è stata danneggiata dalla confisca. “Gli orologi non promuovono un’attività sessuale, sono semplicemente un’espressione divertente e gioiosa della pace e dell’amore”, si legge nel documento. L’azienda chiede anche la restituzione dei 172 orologi sequestrati, per un valore di 14’000 dollari (circa 12’000 franchi).

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

I più letti
Quinta Svizzera

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR