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Saia-Burgess: si fa avanti un altro pretendente

Saia-Burgess rinuncia alla via solitaria swissinfo.ch

La ditta di Hong Kong Johnson Electric ha lanciato un'OPA amichevole sul fabbricante elvetico di parti elettroniche, valutandolo a quasi 696 milioni di franchi.

Saia-Burgess, sulla quale era già stata lanciata un’offerta pubblica d’acquisto del valore di 583 milioni di franchi dalla giapponese Sumida, reputa l’odierna offerta «corretta» e invita i suoi azionisti ad accettarla.

«Saia-Burgess accoglie positivamente questa offerta», indica in un comunicato il fabbricante elvetico di componenti elettroniche.

La Johnson Electric, società specializzata nei micromotori con sede a Hong Kong, ha offerto 695,9 milioni di franchi, pari a 1’060 franchi per azione: una proposta che lascia intravedere prospettive molto interessanti per azionisti, collaboratori e clienti.

Se l’offerta pubblica di acquisto (OPA) dovesse andare in porto, Johnson Electric ha affermato di voler conservare l’attuale direzione: «Saia-Burgess è una società competitiva e ben gestita, con eccellenti prodotti ed una buona capacità d’innovazione”, ha dichiarato Patrick Wang, CEO di Johnson Electric.

Mantenere l’indipendenza

«Si tratta di una vera alternativa al proseguimento indipendente delle nostre attività», ha precisato il comunicato di Saia-Burgess, sottolineando il vantaggio di poter proseguire la propria strategia di espansione, pur essendo integrata in un gruppo forte sia a livello industriale che finanziario.

I responsabili di Saia-Burgess hanno infatti constatato che uno sviluppo in solitario non è più possibile, soprattutto a causa dell’impossibilità di riunire un gruppo stabile di investitori che perseguano gli obiettivi a lungo termine dell’impresa.

I dirigenti hanno così raccomandato agli azionisti di accettare l’offerta di Johnson Electric. Oltre al prezzo allettante, la ditta friborghese conta su «numerose sinergie» che risulterebbero dall’acquisizione: ad uscire rafforzati, il settore della messa in commercio, della logistica e dell’approvviggionamento.

In seguito alla nuova offerta, Saia-Burgess ha deciso di rinviare a metà ottobre l’assemblea generale straordinaria, inizialmente prevista per il 30 agosto.

Sospeso fino alle 13.00 alla Borsa svizzera, il titolo Saia-Burgess valeva 1’070 franchi (+8,6%) poco dopo la ripresa.

Inaccettabile l’offerta di Sumida

L’offerta di Johnson Electric – un partner commerciale di lunga data che impiega oltre 33’000 persone in 15 Paesi – appare molto più interessante di quella di Sumida, l’altro pretendente all’acquisizione del controllo della ditta elvetica.

La società giapponese specializzata in componenti elettronici (come CD, DVD o schermi a cristalli liquidi) aveva manifestato il proprio interesse per Saia-Burgess alla fine di giugno. Sumida aveva proposto 950 franchi per azione nominativa, valutando in tal modo la società a 583 milioni.

Un’offerta che era stata giudicata «inaccettabile» da parte della ditta svizzera, la quale vede le intenzioni del gruppo nipponico «oscure, poco credibili e contrarie a qualsiasi logica industriale». Secondo Saia-Burgess, non vi è nessuna possibilità di sinergie in caso di integrazione del gruppo svizzero in quello del Sol Levante.

Dal canto suo, Sumida aveva fatto sapere che non prevede di delocalizzare la produzione che Saia-Burgess effettua nella cittadina friborghese di Morat, dove lavorano 600 dei 3700 collaboratori del gruppo. Ci saranno invece sinergie in Asia, e in particolare in Cina.

swissinfo e agenzie

Johnson Electric è un grosso fabbricante di micromotori e di sistemi di motori integrati nel settore automobilistico, degli apparecchi elettrici e domestici, dell’audiovisivo e delle cure corporee personali.
Il gruppo impiega oltre 33’000 persone in 15 Paesi; durante l’esercizio fiscale terminatosi il 31 marzo 2005, ha realizzato un fatturato di 1,144 miliardi di dollari.
Johnson Electric è quotato alla borsa di Hong Kong e fa parte dell’indice Hang Seng.

Johnson Electric ha offerto a Saia-Burgess 1’060 franchi per azione, valutando così la ditta elvetica a 695,9 milioni di franchi.

L’offerta è stata accolta positivamente da Saia-Burgess, che ha raccomandato ai suoi azionisti di accettarla.

La ditta con sede a Morat nel canton Friborgo sta tentando di respingere un’offerta pubblica di acquisto ostile da parte della giapponese Sumida.

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