Lo spettrografo HARPS, sviluppato dall'Università di Ginevra e istallato su un telescopio cileno, ha permesso di scoprire 32 nuovi esopianeti, ossia corpi celesti situati al di fuori del nostro sistema solare.
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I corpi celesti rintracciati rappresentano il risultato di cinque anni di lavoro. Stando a un comunicato odierno dell’Osservatorio europeo australe (ESO), sui circa 400 esopianeti conosciuti, l’High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher (HARPS) ha permesso di rintracciarne 75 situati in 30 sistemi planetari diversi.
Lo spettrografo HARPS è considerato il miglior apparecchio per la ricerca di pianeti extrasolari. Il primo corpo celeste che orbita attorno a una stella simile al Sole – denominato 51 Pegasi b -è stato scoperto nel 1995 dagli astronomi ginevrini Michel Mayor e Didier Queloz. Oggi, sono stati individuati oltre 370 esopianeti.
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