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Liberi ostaggi svizzeri nelle Filippine e in Ciad

Le forze di sicurezza filippine hanno liberato un uomo d'affari di origine svizzera di 72 anni, rapito due mesi fa sull'isola di Mindanao, nel sud del paese. In Ciad è stato liberato un collaboratore svizzero dell'organizzazione non governativa inglese Oxfam.

Nelle Filippine, il sindaco di Zamboanga, Celso Lobregat, ha assicurato a un canale della televisione locale che non è stato pagato alcun riscatto. “Gli ho potuto parlare, sta bene. È dimagrito molto, ma il morale è buono”, ha indicato Lobregat, citato sul sito internet gmannews.tv. L’ostaggio di origine svizzera, che possiede anche la nazionalità filippina, ha dichiarato di non essere pronto a incontrare gente e di voler riposarsi.

Lobregat responsabile della cellula di crisi ha precisato che l’operazione ha avuto luogo verso le 3:00 del mattino nel villaggio di Labuan, vicino a Zamboanga. Da parte sua il responsabile del gruppo d’intervento dell’esercito ha precisato che i sequestratori, sorpresi dall’esercito e dalla polizia, “sono stati presi dal panico e sono fuggiti correndo”.

La liberazione dell’ostaggio è avvenuta qualche settimana dopo la consegna alla famiglia, da parte dei rapitori, di una videocassetta in cui viene mostrato l’uomo d’affari debilitato che chiede di essere liberato, riferisce l’AFP. Nel video, il sequestrato affermava che i rapitori, non identificati, esigevano il versamento di un riscatto di almeno 20 milioni di pesos filippini (circa 496’000 franchi) in cambio del suo rilascio.

L’uomo era stato rapito la sera del 4 aprile al suo domicilio nel sud delle Filippine da otto uomini travestiti da soldati e poliziotti. Arrivati a bordo di motovedette, avevano fatto irruzione nella sua abitazione sulla costa nei pressi di Zamboanga City, sull’isola di Mindanao, e lo avevano costretto a salire a bordo di una delle imbarcazioni.

L’uomo d’affari, che vive da una quarantina d’anni nella regione ed è sposato con una filippina, possiede una grande azienda agricola a Patalon.

Libero l’uomo sequestrato in Ciad il 6 giugno

Il secondo ostaggio svizzero ha ritrovato la libertà ieri, martedì 15 giugno. La notizia è stata data oggi. Secondo il Ministro degli interni e della sicurezza del Ciad, Mahamat Bachir, l’ostaggio è stato tratto in salvo dall’esercito e i rapitori – la cui identità non è stata resa nota – sono stati arrestati.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato la notizia della liberazione del cittadino svizzero, che ha anche il passaporto inglese. «Ringraziamo le autorità del Ciad per i loro sforzi, che hanno permesso una rapida e sicura liberazione del collaboratore Oxfam», ha dichiarato Georg Farago, portavoce del DFAE.

Nel corso del sequestro il Dipartimento è rimasto in stretto contatto con le autorità britanniche e ciadiane, così come con la Oxfam. Una task-force interdipartimentale guidata dal DFAE era presente nella nazione centro-africana dal 7 giugno.

swissinfo.ch e agenzie

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