Il traffico è stato particolarmente intenso negli aeroporti svizzeri questo fine settimana: lo scalo di Ginevra ha segnato un nuovo primato, con circa 113'000 passeggeri, e questo malgrado i disagi provocati dalle misure di sicurezza eccezionali per i voli diretti negli Stati Uniti.
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In totale 1’200 aerei sono decollati e atterrati a Ginevra-Cointrin tra sabato 2 e domenica 3 gennaio: un risultato mai visto negli ultimi 25 anni, secondo il portavoce Bertrand Stämpfli. A Zurigo-Kloten, sono stati registrati circa 68’000 passeggeri nella sola giornata di sabato, per un totale di 560 tra arrivi e partenze.
Sabato, lo sciopero dei dipendenti di due imprese di assistenza a terra non ha certo facilitato la vita ai passeggeri in transito da Ginevra. I viaggiatori hanno dovuto barcamenarsi per più di un’ora alla ricerca dei loro bagagli. Esauriti, alcuni hanno perfino deciso di abbandonarli allo scalo: circa 5’000 valige sono state recuperate dagli addetti alla sicurezza. Stando al sindacato, gli scioperanti continueranno la loro azione di protesta anche lunedì. I lavoratori denunciato il degrado delle condizioni di lavoro.
Sul fronte della sicurezza, le misure eccezionali introdotte negli aeroporti di Zurigo e Ginevra dopo il fallito attentato di Natale resteranno in vigore almeno fino a lunedì. Una decisione in merito sarà presa in giornata dalle autorità statunitensi, ha fatto sapere domenica il portavoce della Swiss, Jean-Claude Donzel.
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