Anna Wuhrmann, della missione riformata di Basilea, tra i suoi allievi di etnia Bamoum (ovest del Cameroun), nel 1915.
(Archivi della Missione di Basilea)
Il missionario Fritz Ramseyer predica davanti all'assemblea di villaggio in Costa d'Oro (attuale Ghana), verso il 1890.
(Archivi della Missione di Basilea)
Padre Viktor Guldimann lascia il convento di 'Engelberg per partire in missione in Camerun. È il 1933.
(Archivi fotografici del convento di Engelberg)
Un frate benedettino di Engelberg con un apprendista calzolaio nella missione di Otélé, in Camerun, nel 1961.
(Archivi fotografici del convento benedettino di Engelberg)
L'imperatore Haïlé Sélassié conferisce il titolo di membro dell'ordine della regiina di Saba a Jeanne Evalet-Roth, decana della colonia svizzera in Etiopia.
(Museo di etnografia, Ginevra, collezione André Evalet)
Documenti tratti dal Dizionario storico della Svizzera.
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Le relazioni tra la Confederazione e il continente africano si sono sviluppate grazie all’iniziativa di privati cittadini, imprenditori e missionari. Stando allo storico Marc Perrenoud, il chirurgo basilese Samuel Braun è stato probabilmente il primo svizzero a mettere piede suolo africano, nel 17o secolo.
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