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Swiss Days a Berne – grande festa di famiglia

Taylor Ware, giovane stella dello jodel americano, agli Swiss Days di Berne swissinfo.ch

Giovani e vecchi, da vicino e da lontano: migliaia di persone hanno partecipato a Berne, nell'Indiana, agli Swiss Days, una manifestazione dedicata alle radici svizzere della cittadina USA.

Fra le maggiori attrazioni c’era il concerto della 13enne Taylor Ware. Con il suo jodel dal colorito statunitense ha marcato uno dei punti salienti del programma.

La tranquilla cittadina di Berne, nel cuore d’America, è stata fondata da un gruppo di mennoniti provenienti dal Giura svizzero nel 1852. I discendenti dei primi coloni continuano a tener alto il vessillo delle tradizioni della patria d’origine. Grande importanza è data alla famiglia.

«È stata una festa meravigliosa, l’atmosfera era fantastica e anche il tempo è stato dalla nostra parte», riassume il sindaco di Berne, John Minch, a colloquio con swissinfo. «Inoltre quest’anno ho percepito un’energia nuova, dovuta forse alle innovazioni organizzative», aggiunge.

Grande varietà

Gli Swiss Days sono una specie di grande festa di famiglia che riunisce una volta l’anno persone che arrivano da tutti gli angoli d’America. Per molti è un’occasione di visitare parenti e conoscenti.

«Ciò che mi ha colpito in modo particolare è la varietà di persone che si ritrovano qui in maniera pacifica», dice John Minch. È questa l’immagine che Berne vuole dare: una cittadina basata sulla famiglia, ma aperta agli stranieri.

In effetti la varietà di visitatrici e visitatori è notevole. Accanto ai discendenti di immigrati svizzeri, tedeschi e inglesi, sulle strade di Berne passeggiano oggi anche persone di origine latinoamericana o asiatica.

Il sindaco ha notato che quest’anno anche gli amish che vivono nei dintorni di Berne nelle loro semplici fattorie hanno partecipato in gran numero alla festa, come si è visto in particolare durante la sfilata di sabato sera, quando migliaia di curiosi affollavano le strade.

Viaggio nel passato

Una delle attrazioni di Berne è lo Swiss Heritage Museum, un museo all’aria aperta che ospita edifici risalenti al tempo dei pionieri. Durante gli Swiss Days le case sono risorte a nuova vita: Bob e John mostrano come i coloni di 150 anni fa preparavano il formaggio – con assaggio finale.

Nella Luginbill House, un’abitazione a fianco del caseificio, Christine Beitler Nofziger ha acceso il vecchio forno e cucina biscotti. Dalla sala a fianco giungono le note di un armonium, suonato da Anna V. Liechty.

«Oggi ho 91 anni», dice Anna in perfetto dialetto bernese. «Quando alcuni anni fa mi sono trasferita nella casa anziani con mio fratello ho regalato l’armonium al museo». La donna ha viaggiato molto, è stata missionaria in Congo. Negli anni Sessanta ha visitato Berna e la Svizzera.

Lo svizzero-tedesco scompare

La nuova generazione non parla quasi più svizzero-tedesco e a volte qualcuno se ne rammarica. «I miei genitori parlavano svizzero-tedesco tra di loro quando non volevano che noi bambini capissimo», si sente dire spesso.

Il fatto che quest’anno un gruppo di svizzeri sia presente agli Swiss Days suscita parecchio interesse. Molti bernesi degli USA non sono mai stati nel paese dei loro antenati. Per tanti è un sogno da realizzare, prima o poi.

La giovane stella americana dello jodel

La musica ha un ruolo di primo piano a Berne. Non stupisce perciò il successo del concerto di Taylor Ware. Sebbene il suo jodel suoni molto americano agli orecchi degli svizzeri, per il pubblico locale la sua musica ha un forte legame con la Svizzera.

«Potzdonner cha das Meitschi jodle!» (accidenti come canta bene lo jodel questa ragazza), si entusiasma durante il concerto John Wanner, un 80enne discendente di primi coloni di Berne

swissinfo, Rita Emch, Berne
(traduzione dal tedesco e adattamento: Andrea Tognina)

Nel 1852 un gruppo di 70 mennoniti provenienti dal Giura si stabilisce nella regione dell’attuale cittadina di Berne.

Nel 1871 il comune è registrato con il nome di Berne. Per la prima volta vi arriva un treno.

Il collegamento ferroviario attira nuovi immigrati provenienti soprattutto dalla Svizzera e dalla Germania.

Oggi a Berne vivono 4150 persone. Attorno alla cittadina si sono stabiliti inoltre circa 4000 amish.

Le radici svizzere sono presenti ovunque: oltre ai molti nomi e stemmi svizzeri che decorano case e negozi, si fanno notare soprattutto i gerani alle finestre.

Nella cittadina si ritrovano molti cognomi svizzero-tedeschi, quali Graber, Amstuz, Lehmann, Neuenschwander, Liechti o Sprunger.

Da oltre 30 anni verso fine luglio si svolgono a Berne gli Swiss Days, organizzati dalla camera di commercio locale.
In programma ci sono musica, danze, esposizioni, offerte gastronomiche.
Negli scorsi anni gli Swiss Days sono stati visitati da 20-30’000 persone.

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