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Un asino e un elefante svizzeri a Washington

Con l'operazione artistica, Washington spera di ridar fiato ad un turismo esitante dopo l'11 settembre. www.partyanimals.org

Duecento asini ed elefanti di plastica, decorati in vario modo, in bella mostra nelle vie e piazza della capitale USA. Due le opere di artisti svizzeri.

Come aveva fatto un tempo la città di Zurigo con le famose mucche, imitata poi da Chicago e New York, anche Washington quest’estate si decora esponendo lungo le strade e nelle piazze 200 asinelli ed elefanti riccamente e fantasiosamente colorati. Al “Party animals” hanno partecipato anche due artisti svizzeri. Le loro opere saranno visibili molto probabilmente lungo l’elegante via delle ambasciate.

Simboli politici per stimolare il turismo

L’asinello e l’elefante sono rispettivamente i simboli dei partiti democratico e repubblicano. In una città dove la politica è di casa la scelta è stata più o meno inevitabile. A scanso di equivoci, gli organizzatori (la commissione culturale cittadina) assicurano che la mostra non ha niente a che vedere con le elezioni nazionali in programma in autunno.

La città cerca con questa idea di migliorare ulteriormente l’offerta culturale e stimolare il turista a riscoprire Washington, che era stata disertata in massa dopo l’11 di settembre.
In primavera i turisti hanno ripreso fiducia e stanno ritornando nei musei e sull’ampia spianata davanti al Congresso. Da maggio e fino in autunno avranno l’opportunità di aggiungere ai tanti itinerari anche un “safari”.

Sulla scia delle mucche zurighesi

Non è la prima volta che una città americana si decora in questo modo. Tre anni fa Chicago aveva seguito l’esempio di Zurigo esponendo lungo le strade mucche variopinte, poi era stata la volta di New York, mentre Baltimora ha scelto l’autunno scorso i pesci.

Gli organizzatori del “Party animals” sono riusciti a coinvolgere anche alcuni artisti svizzeri. “Hanno presentato cinque progetti”, ci precisa Silvia Broennimann di Presenza Svizzera. Tra i mille progetti proposti ne sono stati scelti 200 tra cui quello di Annina Luck, che lavora all’ambasciata svizzera di Washington, e Jan Leiser di Zurigo.

Ogni artista ha ricevuto un compenso di 1000 dollari più 200 dollari per l’acquisto di materiale. “Presenza svizzera” ha sostenuto le spese di viaggio dell’artista elvetico che, una volta a Washington, ha impiegato circa una settimana per decorare il suo asinello. E’ un’opera ricca di simboli non solo elvetici. Oltre alla bandiera elvetica è visibile quella europea e quella statunitense scelta volutamente per decorare le gambe, quindi la parte portante, dell’animale.

L’elefante di Annina Luck invece ha l’aspetto di un enorme San Bernardo, con tanto di borraccia al collo, bandiera svizzera sulle spalle e proboscide a forma di corno delle alpi. Il suo “elefante di salvataggio” e l’asinello di Leiser saranno esposti molto probabilmente nei prossimi giorni lungo la Massachusetts Avenue, la strada sulla quale si affaccia la maggior parte delle ambasciate di Washington. L’operazione di trasferimento degli animali è appena iniziata e si protrarrà vari giorni.

Washington safari

I turisti potranno intraprendere il loro “safari”, come lo ha definito Laura Bush inaugurando ufficialmente l’evento, con una piantina della città con indicati i punti dove le figure saranno in mostra. Molti animali sono stati decorati con i tradizionali colori nazionali (bianco, rosse e blu), ma naturalmente, come sempre succede in queste occasioni, la fantasia degli artisti si è rivelata molto ricca.

In autunno gli animali saranno messi all’asta e il ricavato servirà alla commissione culturale cittadina per finanziare gli studi di giovani artisti. “Attualmente stiamo cercando imprese elvetiche interessate a partecipare all’asta” ci precisa la signora Broennimann. La sua speranza è di poter un giorno esporre i due animali firmati da artisti elvetici nella sede dell’ambasciata in ricordo di questa particolare esperienza 2002.

Anna Luisa Ferro Mäder

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