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Un Ferrari fiammante

La copertina di Commute. "Commute"

Esce "Commute", il quarto album del musicista italiano Domenico Ferrari. Un mix di sonorità elettroniche, soul e jazz.

Nato e cresciuto a Zurigo, tra emigrati, opera lirica, impegno politico e canzonette, Domenico parla della musica come lingua universale.

Il trentaduenne produttore, compositore e chitarrista ha studiato alla scuola di Jazz di Lucerna. Il suo ultimo lavoro è un crossover tra musica elettronica, dance, jazz e soul.

“Mi chiedono sempre del mio passato e delle mie origini jazz, ma per me il jazz rappresenta soltanto una base musicale fondamentale da usare per comporre. Penso che la musica elettronica dia più spazio alla sperimentazione.”

Il quotidiano svizzero-tedesco “Der Bund” definiva “Commute”, una collana di “dodici perle musicali” e prevedeva che l’album sarebbe andato molto bene anche a Londra, la capitale dei nuovi trend musicali, specialmente dance.

New York e Londra

Ferrari ha iniziato l’album durante un soggiorno a New York. Alcune delle canzoni più riuscite sono nate proprio dalla collaborazione con una poetessa e cantante newyorkese, Latasha Diggs.

Insieme a lei e al batterista Jojo Mayer, Ferrari ha già presentato l’album al Festival Solar di Barcellona. Da allora ha ricevuto proposte di concerto a Londra e a Roma. “Facendo musica elettronica, mi sento adesso più influenzato da Londra che da New York”, dice a swissinfo.

L’Internazionale nel juke-box

I genitori di Domenico gestivano a Zurigo il ristorante “Cooperativo”, che ancora oggi è molto noto in città come locale di ritrovo socialista. Domenico è cresciuto tra gli emigrati italiani.

“Nel juke-box il disco numero uno era l’Internazionale”, ricorda, ma ovviamente c’erano anche le canzonette. La mamma di Domenico ascoltava di più la musica lirica: “Io invece le opere le odiavo”, racconta. Forse per spirito di ribellione, si è perciò cercato un altro spazio musicale e l’ha trovato nella musica jazz.

La sua musica non è né italiana, né svizzera.

La spinta a diventare musicista è nata però anche dal bisogno di coniugare due lingue e due culture diverse, quella italiana e quella svizzero-tedesca.

“Parlando due lingue, ho incominciato a paragonare la cultura italiana e quella svizzera. La musica è stata per me una lingua che le conteneva entrambe. Una lingua universale.”

Nell’album non ci sono brani in italiano, ma non è escluso che Domenico dopo un soggiorno di qualche mese nella Penisola, non ritorni a Zurigo con un album d’influenza italiana, e perché no, addirittura napoletana.

Tra i musicisti che preferisce ci sono proprio Pino Daniele, gli Almamegretta e 99 Posse, gruppi partenopei d’avanguardia.

swissinfo/ Raffaella Rossello e Marc Ledsom

“Commute” è il quarto album di Domenico Ferrari.
Ferrari è passato dal jazz alla musica elettronica.
Nel 1995 ha vinto un importante premio musicale della città di Zurigo.
Dal 1996 ha composto anche diverse colonne sonore.

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