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Un nuovo concetto di “pronto soccorso consolare”

Le numerose chiusure di consolati svizzeri hanno condotto a un deficit di informazione swissinfo.ch

La rete dei consolati si riorganizza e numerose sedi sono ormai chiuse, ma il bisogno di informazioni rimane. Da Milano l'invito a rimboccarsi le maniche.

Una buona quarantina di rappresentanti dei circoli svizzeri nel Norditalia si sono dati appuntamento sabato e domenica alla Scuola svizzera di Milano per un nuovo tipo di formazione. Un’esperienza che potrebbe essere presto estesa anche alle comunità svizzere negli altri grandi paesi europei e agli Stati Uniti.

La geografia delle chiusure

La molla che ha fatto scattare questa iniziativa del Comitato degli svizzeri all’estero è stata la riorganizzazione della rete consolare svizzera all’estero, che ha comportato numerose chiusure negli ultimi 10 anni. Dettati da misure di risparmio e dall’evoluzione della tecnologia, questi cambiamenti – a volte male accettati dalla comunità di espatriati – nella sola Europa ha toccato, tra l’altro, le sedi consolari di Venezia, Nizza, Digione, Annecy, Besançon, Le Havre, Malaga, Palma de Mallorca, Friburgo in Brisgovia, Bregenz.

Roberto Engeler, presidente del Collegamento degli Svizzeri in Italia e membro del Comitato degli Svizzeri all’estero, è convinto che il corso di Milano corrisponda a una vera necessità. “I circoli in tutto il mondo, dice, hanno una grande sete d’informazione che non sempre viene soddisfatta. La chiusura di circa la metà dei consolati in Europa ha accentuato questo fatto.” Un partecipante ha fatto notare che, “a questo punto, rimboccarsi le maniche sarebbe più utile che lamentarsi.”

Un ruolo di filtro e di mediazione, con l’aiuto di Internet

Engeler mette però in guardia: “Non si tratta di sostituire i consolati. Il compito è invece di servire da tramite fra l’autorità consolare e i connazionali. Il consiglio specializzato deve restare una prerogativa dei professionisti del consolato.” Una precisazione che avrà forse contribuito a fugare le ultime reticenze di certe sedi consolari, che si sono fatte un po’ pregare prima di appoggiare l’iniziativa. Il ruolo di questi presidenti dei circoli svizzeri sarà dunque paragonabile a quello del samaritano, che indirizza un “paziente” verso l’ospedale, senza pretendere di curarlo lui stesso. Internet svolgerà un ruolo molto importante per l’assistenza degli oltre 42.000 Svizzeri residenti in Italia.

Marco Cameroni, console generale di Svizzera a Milano, si è detto convinto dell’utilità di questo potenziamento dell’informazione. Cameroni ha però precisato: “Non vogliamo e non possiamo scaricare su altri i nostri impegni istituzionali. I presidenti delle società svizzere non potranno sostituirsi alla rete diplomatico-consolare. Assumeranno invece compiti di supporto nel perfetto rispetto dei ruoli.”

Grande perplessità è invece stata espressa dal presidente della società svizzera di Milano. Gottfried Goetz ha ricordato che l’iniziativa era partita con l’obiettivo di sostituire parzialmente il lavoro dei consolati. “Una responsabilità molto pesante che i presidenti dei circoli svizzeri non possono e non devono assumersi.” Goetz non è contrario a un’infarinatura generale dei membri dei circoli svizzeri, che potranno così meglio rispondere in futuro a domande generiche. “Ma questa infarinatura si può fare in occasione del congresso annuale degli Svizzeri in Italia.”

Un bilancio entro la fine dell’anno

I grandi dossier presentati a Milano riguardavano gli accordi bilaterali, l’assicurazione disoccupazione e malattia, l’assistenza agli Svizzeri all’estero in difficoltà, le questioni riguardanti il passaporto e l’acquisizione della nazionalità, i diritti politici.

Un corso analogo si svolgerà prossimamente a Roma e a Lione. In seguito, il Dipartimento federale degli affari esteri e l’Organizzazione degli svizzeri dell’estero procederanno ciascuno a una verifica dei risultati ottenuti. Entro la fine dell’anno si dovrebbe sapere se questo nuovo concetto del “pronto soccorso consolare” sarà esteso a tutta l’Europa.

Mariano Masserini, Milano

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