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Una casa discografica per l’Helvetistan

Khan Bogd, uno dei gruppi del cosiddetto "Helvetistan" . www.face-music.ch

Label Face Music è una casa discografica svizzera creata dallo zurighese Urs-Albert Wehtli e specializzata nella produzione di CD di musica tradizionale.

Nata per scoprire e valorizzare artisti e formazioni con provenienze etnico-musicali diverse, Face Music vanta oggi un ricco catalogo di grande interesse etnologico.

Pur essendo audioleso dalla nascita, Urs-Albert Wehtli – Albis per gli amici – ha fatto della musica la sua ragione di vita. Frequentatore e animatore dei circoli musicali zurighesi, organizzatore di concerti rock, bues, folk e jazz, alla fine degli anni ’70 Albis fonda, insieme ad interpreti come Irene Schweizer e Pierre Favre, la Cooperativa Musica Svizzera.

Questa passione per la musica, Albis la vive in modo ancor più intenso da quando è stato riconosciuto invalido ed ha lasciato la professione di esperto in economia aziendale.
Facendo affidamento solo sulle proprie forze – anche economiche, visto che non si avvale di alcun sussidio – Albis intraprende la propria avventura discografica e nel 1987 fonda il Label “Face Music”.

L’avventura in Asia centrale

Dopo le prime produzioni ‘fusion’ con musicisti del Sud America, Africa, Egitto e Turchia, all’inizio degli anni ’90, Face Music entra in contatto con la musica tradizionale dell’Asia centrale, in particolare con quella della regione nota anche come Helvetistan.

Non cercate però l’Helvetistan sul mappamondo, o su una carta geografica perché non lo trovereste mai. Eppure esiste realmente. Il nome è stato coniato dalla stampa e dall’amministrazione federale per indicare il gruppo di voto, guidato dalla Svizzera, in seno al Fondo monetario internazionale e alla Banca mondiale. Ne fanno parte Kirghizstan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Azerbaigian e Polonia.

Come dimostra il catalogo discografico di Face Music, i rapporti della Svizzera con i paesi di quest’area, un tempo appartenenti all’Unione sovietica, non sono solo di natura economica e finanziaria.

Il duo Bolot & Nohan, ad esempio, usando tecniche vocali e strumentali tradizionali, restituisce la forza e la bellezza della vita dei nomadi delle montagne dell’Altai, dediti alla caccia e alla pastorizia.
L’Ensemble Pesnokhorki invece raccoglie il patrimonio musicale tradizionale dei cosacchi russi e presenta canzoni legate alle vicende storiche della comunità: canti di guerra, di danza e lamenti che rievocano le lotte con i turchi.

Come lavora Face Music

L’interesse di Face Music non si limita all’Helvetistan ma è rivolto anche a musicisti dell’Ucraina, Georgia, Armenia, Mongolia e Siberia.

“Gli artisti – spiega Albis – li scelgo soggiornando in quei paesi, vivendo con la popolazione locale, come loro ospite. Partecipo alle feste spontanee, agli incontri di famiglia. Questo mi consente di conoscere i migliori musicisti di una regione, quelli che si preoccupano di far vivere e di tramandare la loro arte ai più giovani. Per loro la musica è molto importante.”

“Per quanto possibile cerco di effettuare le registrazioni sul luogo, dove posso approfittare di un numero più grande di interpreti e di differenti colorazioni musicali. Ma talvolta sorgono problemi tecnici. In Siberia ad esempio non sempre c’è la corrente elettrica e gli impianti negli studi non sono ottimali.”

Oltre alla qualità delle registrazioni, la casa discografica Face Music si preoccupa anche di documentare i CD con notizie di carattere storico-musicale, informazioni sugli artisti, gli strumenti usati e la trascrizione dei testi.

L’anima della musica dei popoli

Le produzioni della Face Music non hanno nulla a che fare con la moda dell’Etno-pop e della World Music, ma non vanno considerate nemmeno come delle registrazioni etnografiche sul campo.

Ciò che ha mosso Albis al recupero delle tradizioni musicali di altre culture, e in particolare delle minoranze, non è soltanto il desiderio di motivare quante più persone possibili all’ascolto e alla scoperta di una musica nuova.

L’idea di fondo, sulla quale poggia tutto lo spirito del suo impegno, è quella di dare spazio e voce all’anima della musica dei popoli per realizzare un ponte acustico in grado di contribuire a una migliore comprensione tra culture.

swissinfo, Paola Beltrame

1987, Urs-Albert Wehtli fonda il Label “Face Music”. Nello stesso anno esce il primo CD: Anatomy lesson del gruppo jazz-rock polacco Laboratorium.
1988, Face Music si apre all’Africa.
1989, parte l’esperienza sudamericana con Brasileiro – Mato Grosso.
1991, con Along The Street inizia l’esperienza Ethno-Jazz in Asia Minore.
1993, inizia la ricerca della musica tradizionale nelle regioni dell’ex Unione Sovietica.

Label Face Music è una casa discografica svizzera creata dallo zurighese Urs-Albert Wehtli.

Inizialmente interessata alla musica fusion, Face Music si è in seguito specializzata nella produzione di CD di musica tradizionale.

La casa discografica vanta oggi un ricco catalogo di grande interesse, apprezzato da appassionati di etnomusicologia e da istituti specializzati di tutto il mondo.

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