Prospettive svizzere in 10 lingue

Una folla per l’addio a Ylenia

Una fotografia di Ylenia davanti alla chiesa evangelica di Appenzello Keystone

Più di quattrocento persone hanno partecipato mercoledì alla cerimonia funebre in memoria della bambina di cinque anni e mezzo, uccisa dopo il suo rapimento il 31 luglio scorso.

La piccola chiesa di Appenzello era piena fino a scoppiare. All’esterno molte persone hanno seguito sotto la pioggia il culto, ritrasmesso dagli altoparlanti. Il dramma aveva suscitato molta emozione in Svizzera.

La cerimonia funebre si è tenuta nella chiesa evangelica di Appenzello che offre 200 posti a sedere. Molte persone hanno seguito il rito trasmesso con altoparlanti sul piazzale antistante la chiesa, sotto una pioggia battente.

La chiesa era decorata con fiori, in cui prevaleva il colore rosa, e con palloncini variopinti portati dai compagni d’asilo di Ylenia che alla fine della cerimonia sono stati liberati in ricordo della bambina, ma anche come simbolo di congedo della famiglia.

Una tavola davanti all’altare era ornata di corone di rose e candele erano disposte a forma di cuore. Una foto ritraeva la piccola tutta fiera, con il viso illuminato da un grande sorriso al volante di un’auto per bambini. A fianco l’urna a forma di angelo contenente le sue ceneri.

«Interrogativo senza risposta»

Il pastore ha fatto solo un accenno alla morte di Ylenia con la frase «l’interrogativo ‘perché’ resta senza risposta». La perdita della piccola, strappata così presto e in modo così brutale alla vita, lascia «una ferita aperta e un gran vuoto», ha detto il pastore.

Per il resto la cerimonia si è concentrata completamente sul ricordo di Ylenia in vita: è stato suonato il motivo di Pippi Calzelunghe, che la bambina avrebbe molto apprezzato. Bambini con magliette colorate hanno inoltre intonato un pezzo cantato dalla stessa Ylenia durante un campo estivo.

Il pastore ha poi tracciato una descrizione caratteriale della piccola: nata il 18 novembre 2001 Ylenia era un raggio di sole, una bimba piena di gioia di vivere, vivace, comunicativa, indipendente e alla quale piaceva molto l’acqua: era il «pesciolino» della piscina di Appenzello dove si recava spesso, ha detto.

Nessun membro del governo

Rivolgendosi ai famigliari della defunta, il pastore ha dichiarato di non avere «ricette» da dare per raccogliere e rimettere insieme i pezzi della montagna che è crollata. Ricorrendo a una parabola della Bibbia che racconta come Gesù abbia calmato una tempesta sul mare, ha invitato tuttavia i parenti della bambina a cercare la pace interiore nella fede.

Per volontà della famiglia, nessun membro del governo ha preso parte alle esequie. I parenti avevano comunicato lunedì che non desideravano la presenza di rappresentanti politici ma solo quella di amici e persone che sono state loro vicini e che li hanno aiutati, ha indicato all’agenzia ATS Hansruedi Moser della Cancelleria federale. Hanno invece partecipato alla cerimonia alcuni esponenti del governo di Appenzello Interno.

La colletta effettuata durante la cerimonia va alla fondazione per i bambini bisognosi istituita dalla mamma della vittima, Charlotte Lenhard, ha detto il pastore. A Ylenia piaceva aiutare gli altri bambini, ha spiegato.

L’urna contenente le ceneri di Ylenia verrà sepolta solo alla presenza della ristretta cerchia di famigliari, ha comunicato la polizia cantonale di Appenzello interno.

swissinfo e agenzie

Ylenia, una bambina di 5 anni e mezzo, era scomparsa il 31 luglio scorso mentre usciva dalla piscina di Appenzello. Alcuni oggetti appartenuti alla bambina sono stati trovati poco tempo dopo in un bosco a 30 chilometri dal luogo della scomparsa.

Il giorno dopo nello stesso bosco è stato scoperto il cadavere di un suicida. Nel suo furgone si trovavano oggetti appartenuti ad Ylenia. Secondo la polizia, l’uomo potrebbe essere implicato in altri casi di scomparsa di bambini a partire dagli anni Ottanta.

Il cadavere della bambina è stato trovato nello stesso bosco 47 giorni dopo, durante una battuta di ricerca organizzata da semplici cittadini. Il corpo non presentava segni di violenza. La bambina sarebbe stata soffocata o avvelenata dal suo rapitore.

Questa tragedia ha scatenato un’ondata di emozioni in tutto il paese e nei media. La famiglia della vittima ha annunciato la creazione di una fondazione in sua memoria per aiutare bambini che vivono in condizioni di miseria.

I cantoni discuteranno in novembre di un dispositivo nazionale di “allarme in caso di rapimento”. Il ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher ha annunciato che una decisione a livello nazionale la prossima primavera.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR