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L’astro nascente del tennis svizzero

Bacsinszky è ritornata a giocare ad alti livelli dopo una serie di infortuni. Keystone

Timea Bacsinszky, la numero due del tennis elvetico, ha recentemente conquistato il suo primo torneo in Lussemburgo. A Ortisei in Italia non ha superato invece il secondo turno.

La giocatrice di Belmont-sur-Lausanne racconta a swissinfo.ch l’evoluzione del suo gioco dal debutto all’Open di Zurigo nel 2006 e svela i suoi obiettivi per la stagione 2010.

La giovane tennista svizzera è consapevole dei propri mezzi, ma anche dei suoi limiti. Sa che non eguaglierà Martina Hingis o Roger Federer.

Questa settimana era impegnata nel torneo di Ortisei nelle Dolomiti e questa volta Timea Bacsinszky non è riuscita a ripetere il recente exploit. È stata eliminata al secondo turno, battuta dalla ceca Klara Zakopolova con il risultato di 7-6 (7/5) 6-3.

Il 25 ottobre ha conquistato in Lussemburgo il suo primo torneo nell’élite del tennis femminile, superando la tedesca Sabine Lisicki con il risultato di 6-2 7-5.

Nata in Svizzera da genitori ungheresi, Timea Bacsinszky ha preso in mano per la prima volta la racchetta da tennis a tre anni. Poi la sua carriera è stata caratterizzata da una serie di infortuni.

Vanta un 48esimo posto quale migliore piazzamento nella classifica WTA. Se il suo stato di forma le permetterà di presentarsi in campo con la stessa determinazione e grinta dimostrata nel torneo in Lussemburgo, potrà ben presto migliorare questo risultato.

Per il momento la numero uno del tennis svizzero, coniugato al femminile, è Patty Schnyder. Ora la mancina di Basilea non sta però vivendo uno dei suoi periodi migliori.

swissinfo.ch: Ci parli di come ha affrontato il torneo in Lussemburgo. Ha giocato in maniera diversa o semplicemente meglio?

Timea Bacsinszky: All’inizio non mi sentivo molto bene. Sono stata l’ultima ad essere sorteggiata e così ho dovuto giocarmi dapprima una partita di qualificazione. Alla fine la mia avversaria si è ritirata perché infortunata. Poi il mio stato di forma è migliorato partita dopo partita. Alla fine mi sono giocata la mia prima finale e ho vinto il torneo.

swissinfo.ch: Com’è migliorato il suo tennis dal primo torneo da professionista a Zurigo nel 2006?

T.B.: Il mio gioco è migliorato anno dopo anno. Questa evoluzione positiva è stata però frenata dagli infortuni. Quest’anno, dopo il Roland Garros, ho iniziato a giocare bene, grazie anche al fatto che i guai fisici mi hanno risparmiata. Sono giunti così anche i primi successi sportivi. Mi auguro di continuare a migliorare e di proseguire sulla scia dei risultati postivi vissuti in questo ultimo periodo.

swissinfo.ch: È cresciuta in una famiglia di appassionati di tennis. Ha ricevuto quindi questa passione in eredità?

T.B.: Il tennis è una componente importante nella mia famiglia e ha influenzato le mie scelte.

swissinfo.ch: Ha altri hobbies oltre al tennis?

T.B.: Amo fare un sacco di altre cose. Mi piace andare al cinema, fare festa con gli amici. Oltre a ciò pratico vari tipi di sport. Fra questi è lo snowboard ad appassionarmi particolarmente. Purtroppo non posso sciare molto spesso siccome i rischi di infortunio sono molto grandi.

swissinfo.ch: Ha un vissuto interessante. È nata in Svizzera da genitori ungheresi e parla cinque lingue. Si sente di nazionalità svizzera o piuttosto internazionale?

T.B.: Mi sento svizzera a tutti gli effetti. Io sono cresciuta qui. Ho sempre vissuto qui e i miei amici sono di Losanna. Nello stesso tempo mi sento anche ungherese, perché a casa parliamo la lingua dei miei genitori. Così sono un po’ internazionale, ma sono altresì orgogliosa delle mie radici. D’altra parte, il fatto di essere cresciuta in Svizzera mi ha facilitato nell’apprendimento di altre lingue, specialmente il tedesco e l’italiano. Mi auguro comunque di riuscire ad impararne ancora altre.

swissinfo.ch: Chi è il suo idolo del tennis?

T.B.: Fra le donne è Monica Seles e fra gli uomini naturalmente Roger Federer. Seles ha origini ungheresi. Durante il suo ultimo Roland Garros io ero impegnata nel torneo juniores e abbiamo scambiato alcune battute. È stato simpatico parlare con lei in ungherese. Ammiravo il suo spirito combattivo. Quando sono in campo, mi sembra di assomigliarle un po’.

swissinfo.ch: Di recente ha affermato che non vuole essere come Roger Federer o Martina Hingis. Perché?

T.B.: Ogni carriera è diversa. Io non avrò mai i colpi di Martina Hingis o di Roger Federer. Così non mi aspetto di scalare la classifica delle WTA e di conquistarne la vetta. Voglio semplicemente divertirmi giocando, seguire la mia strada sperando di non essere martoriata dagli infortuni.

swissinfo.ch: Quale titolo vorrebbe aggiudicarsi e quali sono i suoi obiettivi per il 2010?

T.B.: Il primo torneo del prossimo anno sarà quello che si giocherà in gennaio a Brisbane, poi seguiranno quelli di Sydney e Melbourne. Naturalmente voglio ottenere un buon risultato. Quest’inverno svolgerò un’intensa preparazione fisica e così mi auguro di giungere in forma per questo primo appuntamento. Voglio inoltre continuare a divertimi giocando a tennis e intendo proseguire la mia ascesa nel ranking mondiale.

Jessica Dacey, swissinfo.ch
(Traduzione dall’inglese: Luca Beti)

Australian Open: secondo turno nel 2008

French Open: secondo turno nel 2007, 2008, 2009

Wimbledon: primo turno nel 2007, secondo turno nel 2008 e 2009

US Open: primo turno nel 2007, terzo turno nel 2008, secondo turno nel 2009

Da cinque anni è allenata da Erfan Djahangiri, in precedenza il suo coach era Heinz Günthardt, ex allenatore di Steffi Graf.

È affiliata al Tennis Club Stade Lausanne.

I suoi tornei preferiti sono l’Open di Zurigo e il Roland Garros.

In cucina predilige il sushi e le pietanze italiane e occasionalmente la raclette e la fondue, anche se sa che «non è la miglior dieta per uno sportivo».

Parla cinque lingue: francese, tedesco, italiano, ungherese e inglese.

Il suo desiderio: «Riuscire a sfruttare al massimo le mie capacità».

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