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Mondiali, la Svizzera osserva … fino a martedì

La Svizzera ha dimostrato recentemente di saper tener testa anche a supercampioni come i francesi Keystone

Con la prima partita fra Germania e Costa Rica è iniziato venerdì il campionato del mondo di calcio. Martedì sarà il turno degli svizzeri.

La prima sfida degli elvetici è contro la Francia, un’antagonista che hanno già incontrato più volte. Poi i rossocrociati se la vedranno con Togo e Corea del Sud, due squadre con cui non hanno mai giocato prima.

Alla fine del torneo, il 9 luglio, le 32 squadre suddivise in otto gruppi di quattro avranno giocato in totale 63 partite.

La prima della Svizzera è contro la Francia, martedì 13 giugno a Stoccarda. Contro i “bleus” gli elvetici hanno giocato a più riprese, e di recente nelle qualificazioni per il mondiale, mentre il Togo e la Corea del Sud sono avversari sconosciuti.

Il Togo è una delle sorprese di questa edizione dei mondiali, dato che non si è mai qualificato prima per il prestigioso torneo calcistico.

La squadra dell’Africa occidentale arriva in Germania con un nuovo allenatore. Stephen Keshi, che l’ha guidata durante le qualificazioni, è stato infatti licenziato in seguito all’eliminazione del Togo dalla Coppa d’Africa, il maggiore campionato del continente, avvenuta già al primo turno.

“Nella Coppa D’Africa il Togo era debole, ma ora sono migliorati, e non vanno sottovalutati”, dice a swissinfo il difensore della squadra svizzera Ludovic Magnin.

“Sono contento che non giochiamo la prima partita contro il Togo – aggiunge il capitano Johann Vogel – così abbiamo la possibilità di analizzare il loro gioco, guardando la partita con la Corea”.

Il nuovo allenatore del Togo è il tedesco Otto Pfister, che in passato ha anche giocato in Svizzera nelle squadre del Chiasso e del Grenchen.

Due togolesi giocano attualmente in Svizzera: Yao Junior Senaya nella YF Juventus, squadra di serie B (che si chiama Challenge League in Svizzera) e Yao Aziawonou nella squadra di Berna, lo Young Boys.

Ma la minaccia più seria nel Togo è Emmanuel Adebayor, che nelle qualificazioni ha segnato ben 11 reti. Eletto due volte giocatore dell’anno in Africa, da gennaio è passato all’Arsenal.

Le incognite

Il Togo sarà pure una Cenerentola ai mondiali, ma la Svizzera non dovrebbe dimenticare la sconfitta dell’Argentina nel 1990 ad opera del Camerun e il trionfo del Senegal contro la Francia nell’ultima edizione dei mondiali.

Il terzo avversario, la Corea del Sud, è un’altra entità sconosciuta, che presenta un ostacolo più serio alle speranze della Svizzera di qualificarsi per le fasi successive del torneo.

I coreani sono al loro settimo mondiale, il sesto consecutivo. E se la loro forma quest’anno non sembra delle più smaglianti, avevano pur vinto sull’Italia, sulla Spagna e il Portogallo nelle partite iniziali del mondiale del 2002.

I coreani allora giocavano in casa, essendo organizzatori del torneo, insieme al Giappone. Invece questa volta, nelle qualificazioni per i mondiali di Germania, i coreani su dodici partite ne hanno vinte due e pareggiate tre.

“La Corea ha dimostrato di cosa è capace arrivando alle semifinali nell’ultimo mondiale – sottolinea Magnin – sarà un test importante.”

La Francia

La Francia non ha certo bisogno di presentazioni. La Svizzera l’ha incontrata due volte, pareggiando in entrambi i casi, durante le qualificazioni lo scorso anno. Due prestazioni più che soddisfacenti per la squadra elvetica, visto che il primo incontro è terminato zero a zero, e il secondo uno a uno.

Il difensore svizzero Magnin non sembra intimorito: “Abbiamo notato che i francesi stanno trovando la forma nelle loro ultime partite amichevoli. Sarà difficile, ma anche in passato abbiamo dimostrato che possiamo metterli in difficoltà.”

Dal 1986 in poi la Svizzera ha incontrato la Francia sette volte. Contro la squadra vincitrice dei mondiali del 1998 i rossocrociati hanno registrato due vittorie, due pareggi e tre sconfitte.

La Francia resta senza dubbio una delle maggiori potenze mondiali del calcio, e può sfoggiare elementi come Thierry Henry, Zinedine Zidane, David Trezeguet e Patrick Vieira.

Dalla vittoria ai mondiali nel 1998 e agli europei due anni dopo, la Francia ha però perso smalto, obbligando campioni come Zidane e Lilion Thuram ad uscire dal congedo anticipato per ritornare a combattere per la propria squadra.

La Svizzera sa di avere una dura battaglia davanti a sé, ma sa anche di avere talento sufficiente per aggiudicarsi uno dei due primi posti nel gruppo, quelli che garantiscono il passaggio alla fase successiva.

swissinfo, Matthew Allen
traduzione, Raffaella Rossello

Gli incontri della Svizzera al mondiale 2006:
13 giugno: Francia-Svizzera a Stoccarda
19 giugno: Togo-Svizzera a Dortmund
23 giugno: Svizzera-Corea del Sud a Hannover

La Svizzera ha perso soltanto uno dei 12 incontri che ha disputato nel suo cammino per qualificarsi ai mondiali tedeschi. Dopo cinque vittorie e sei pareggi, ad Istanbul i rossocrociati avevano perso per 4-2 l’incontro di ritorno dello spareggio contro la Turchia (andata a Berna: 2-0 per la Svizzera).

I 32 paesi che partecipano ai mondiali di calcio di Germania (che iniziano il 9 giugno) sono suddivisi in 8 gruppi di quattro squadre. Le prime due squadre qualificate in ogni gruppo passano agli ottavi di finale.

È l’ottava volta che la Svizzera partecipa ad un mondiale di calcio. Arrivò ai quarti di finale nel 1934, 1938 e 1954 (anno in cui la Svizzera ospitò il campionato).

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