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Squadra giovane, ma con esperienza

Vogel (a sinistra) e Grichting si congratulano con Barnetta per il gol nell'amichevole giocata il primo marzo 2006 con la Scozia Keystone

Quasi tutti i calciatori selezionati per i mondiali del 2006 giocano in campionati esteri: Italia, Francia, Inghilterra e, soprattutto, Germania.

Ai mondiali tedeschi, l’allenatore della nazionale Köbi Kuhn porta una squadra di giovani talenti che, nonostante l’età, dispongono già di una grande esperienza. Piccola radiografia.

«Il talento è certo uno dei criteri che mi ha guidato per la selezione dei giocatori» ha dichiarato Köbi Kuhn il giorno in cui ha reso pubblica la lista con i nomi dei 23 calciatori che disputeranno i mondiali.

Da questa prima selezione era stato escluso il fantasista dello Young Boys Hakan Yakin, uomo d’indubbio talento, ma reduce da una lunga pausa per infortunio e colpevole di avere, queste le parole di Kuhn, «un carattere speciale».

Kuhn è stato costretto a ritornare sulla propria decisione, in seguito ad uno strappo muscolare che ha messo fuori gioco Johan Vonlanthen. Yakin ha quindi raggiunto la nazionale a dispetto del suo carattere. «Si è infortunato un centravanti. Mi sembrava ovvio sostituirlo con un centravanti. Non potevo certo chiamare un portiere», ha commentato laconico Kuhn.

Difesa solida

Hakan Yakin non è comunque indispensabile per la nazionale rossocrociata, che ha la fortuna di poter contare su giovani di talento, in grado di creare la sorpresa anche senza di lui.

In tutti i reparti, dalla difesa all’attacco passando per il centrocampo, i futuri titolari hanno delle buone referenze.

In difesa, il centrale Philippe Senderos (Arsenal) dirigerà la manovra. Lo affiancherà Patrick Müller, campione di Francia col Lione.

Per quanto riguarda le fasce, Köbi Kuhn ha la scelta tra i “tedeschi” Ludovic Magnin (Stoccarda), Philipp Degen (Dortmund) e Christoph Spycher (Eintracht Francoforte) o ancora tra il “francese” Stéphane Grichting (Auxerre) e “l’italiano” Valon Behrami (Lazio).

Buon centrocampo

A fare da cerniera tra difesa e attacco ci penserà il capitano Johann Vogel (Milan), coadiuvato da Tranquillo Barnetta, Ricardo Cabanas e Raphaël Wicky, tutti e tre provenienti dal campionato tedesco (Bayer Leverkusen, Colonia, e Amburgo).

Con il ritorno in squadra del trequartista Hakan Yakin, Köbi Kuhn dispone di una carta in più che gli permetterà, in caso di sostituzioni, di mantenere alto il valore del centrocampo.

Punte

Il compito di andare a rete è assegnato principalmente ad Alexander Frei. Se la Svizzera è riuscita a qualificarsi per la fase finale della Coppa del mondo, lo deve in buona parte ai gol realizzati dall’ex attaccante del Rennes.

Dato per partente in direzione della Bundesliga, Frei è certo uno dei giocatori più celebri dell’undici rossocrociato. Non a caso, lo si vede al fianco di star internazionali come il brasiliano Ronaldinho nella pubblicità di una bevanda.

L’attacco svizzero può contare anche su Marco Streller, in forza al Colonia, e su Mauro Lustrinelli che dopo aver fatto bella figura in Champions League con il Thun ha raggiunto lo Sparta Praga.

L’incognita del portiere

In definitiva, solo un problema rischia di tormentare Köbi Kuhn: la scelta del portiere. Pascal Zuberbühler continua a godere dei favori del tecnico, ma le sue ripetute papere – tanto in nazionale quanto nel suo club, il Basilea – non rappresentano certo un’iniezione di fiducia per la squadra.

Fabio Coltorti, portiere del Grasshopper, e Diego Benaglio, del Nacional Madère, squadra portoghese, sono pronti a raccogliere la sfida nel caso in cui l’allenatore dovesse cambiare idea su Zuberbühler.

swissinfo, Mathias Froidevaux
(traduzione, Doris Lucini)

L’età media dei giocatori della nazionale svizzera è di 24,8 anni. Il più giovane del gruppo è il 19enne difensore dell’Arsenal Johan Djourou.

Dei 23 giocatori convocati da Kuhn, sette giocano in Germania, sei in Svizzera, due in Italia, due in Inghilterra, quattro in Francia, uno in Portogallo e uno nella Repubblica Ceca.

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