Amicizie a colori: Klee, Macke e compagni in mostra a Berna

Nel 1914 Paul Klee e August Macke si recano in Tunisia con il pittore svizzero Louis Moilliet. Ne nascono dipinti ricchi di colore, a coronamento di un'amicizia a cui il Kunstmuseum di Berna dedica per la prima volta una mostra, aperta dal 27 ottobre.
Il 1914, un anno cruciale nella storia europea. Il tedesco August Macke (1887-1914) e lo svizzero Paul Klee (1879-1940), entrambi esponenti del movimento espressionista “Blaue Reiter” (Cavaliere blu), compiono un viaggio in Tunisia, dove erano stati preceduti alcuni anni prima da un altro membro di spicco dell’espressionismo, il russo Wassily Kandisky.
Il viaggio, l’uscita alla ricerca di nuove luci e di nuovi colori, è un topos dell’arte contemporanea, fin da quando gli impressionisti dell’Ottocento avevano portato i loro cavalletti all’aria aperta e avevano avviato una delle più radicali evoluzioni artistiche in Occidente. La ricerca di Klee e Macke – pur con diverse sensibilità e obiettivi – è accomunata dall’interesse per il colore. In Tunisia approfondiscono un discorso già avviato all’interno del “Blaue Reiter”, in un gioco di amicizie e influenze reciproche ricchissimo di stimoli e fermenti per la storia dell’arte europea.
La ricerca artistica di Macke si interrompe bruscamente poco tempo dopo il viaggio in Tunisia, sui campi di battaglia della Prima guerra mondiale. Un destino sintomatico per una generazione di artisti e intellettuali cresciuta a cavallo fra XIX e XX secolo, fra il fascino e la tragedia di un’epoca nuova. Klee, anch’egli soldato nell’esercito tedesco, proseguirà invece il suo originalissimo percorso artistico, che lo porterà ad essere uno dei più importanti pittori del secolo.
La mostra del Kunstmuseum di Berna, realizzata in collaborazione con il Museo di belle arti di Bonn, indaga essenzialmente gli anni dell’amicizia tra Klee e Macke, fra 1911 e 1914, i loro influssi reciproci e il loro comune interesse per il colore. Nell’esperienza artistica dei due pittori, il lavoro sul colore rappresenta un tentativo di trascendere la realtà, di interpretarla attraverso la ricerca di un equilibrio fra i colori, di un ordine cromatico che riproduca l’ordine stesso delle cose, la loro armonia. “L’ordine del colore” è del resto il titolo della mostra bernese.
L’esposizione non si limita a documentare il lavoro dei due pittori – di cui tra l’altro espone in maniera integrale, per la prima volta dopo vent’anni, i disegni e i dipinti scaturiti dal viaggio in Tunisia. Lo sguardo si allarga all’ambiente artistico in cui Klee e Macke si muovono, da cui traggono ispirazione e a cui a loro volta forniscono impulsi determinanti. Fra le opere esposte, vi sono dipinti di Kandinsy, Franz Marc, Heinrich Campendonk, Alexej von Jawlensky, Moilliet, Gabriele Münter, Marianne von Werefkin, Sonia e Robert Delaunay. Particolare spazio è dato a Delaunay, a cui è dedicata una sezione dal titolo “L’occhio in movimento”, preziosa testimonianza dell’influsso del rappresentante dell'”orfismo” francese su Klee e Macke.
L’esposizione al Kunstmuseum di Berna rimarrà aperta fino al 4 febbraio 2001.
Andrea Tognina

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