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La strada del legno: dal bosco alle cose

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Riflettori puntati sul legno. Quest’anno, in occasione delle Giornate europee del patrimonio culturale in programma questa fine settimana, la Svizzera ha deciso di puntare sul legno.

Dopo la scorsa edizione dedicata ai giardini, il centro nazionale di informazione per la conservazione dei beni culturali (NIKE) ha scelto come protagonista una delle materie più versatili che vi siano al mondo: sua maestà il legno.

“Lo scopo di queste giornate – spiega a swissinfo Cordula Kessler, responsabile delle giornate del patrimonio alla NIKE – è rendere attento il pubblico sull’importanza della conservazione del patrimonio architettonico e ambientale”.

In che modo? Proponendo una serie di visite guidate di edifici, monumenti, manufatti e siti storici di grande importanza che normalmente sono inaccessibili e che sono poco conosciuti. swissinfo ha fatto tappa in tre cantoni per scoprire i tesori del legno.

La scorsa edizione della manifestazione, dedicata ai giardini, è stata un successo: 70 mila visitatori in tutta la Svizzera. Forti di tale consenso, gli organizzatori sperano dunque di cogliere l’interesse di un numero altrettanto grande di spettatori.

Le proposte non mancano: oltre 200 eventi in tutti i 26 cantoni e la possibilità di percorrere “l’era del legno”: dal Neolitico fino all’età del Bronzo (a Lucerna), fino agli edifici alpini..

Il sapore nostalgico di certi edifici non deve trarre in inganno: gli amanti del legno avranno la possibilità di scoprire le virtù del legno dei giorni nostri e l’uso assolutamente innovativo proposto dall’architettura svizzera contemporanea. E i più esigenti potranno anche approfondire nozioni legate alla dendrocronologia.

La dendrocronologia è una scienza recente che studia l’accrescimento delle piante arboree nel tempo, le modalità con cui questo si sviluppa e i fattori esterni che lo influenzano. Particolare attenzione viene prestata allo studio degli anelli dell’albero, ricchi di informazioni preziose.

Abilità e perizia

La prima tappa del viaggio di swissinfo nel suo periplo alla scoperta del legno, è stato il castello di Landshut, a Utzendorf, nel canton Berna. E’ un edifico che ricorda i castelli delle fiabe, l’unico nel canton Berna ad essere circondato dai fossati.. Ed è la sede del Museo della fauna e della caccia.

Gli araldi d’armi che decorano la sala dei ricevimenti risalente ai tempi dei balivi, i mobili di gala e gli splendidi rivestimenti in legno in stile rinascimentale della sala Landshut, sono espressione dell’arte e dell’artigianato del XVII secolo.

Questo castello è un bell’esempio di come il legno è stato importante tanto nella costruzione di un vecchio edifico di pietra, quanto nella muratura. E illustra perfettamente l’abilità e la perizia nella lavorazione. Le imponenti travi del tetto, fabbricate con un legno “importato” dalla vicina regione dell’Emmental, poggiano sui muri esterni del castello, sorreggono il peso del tetto.

Un tocco barocco

Meno artistiche, ma non meno impressionanti, le travi del tetto della Cattedrale St. Ursus nei pressi di Soletta, considerata la città barocca più grande della Svizzera. La cattedrale, costruita tra il 1972 e il 1773, è considerata l’esempio più importante del neoclassicismo svizzero. E il risultato di un impegno titanico da parte di chi l’ha costruita.

La Cattedrale di St. Ursen é stata iniziata dall’architetto asconese Gaetano Matteo Pisoni (1713 – 1782) nel 1762 ed é stata conclusa dal nipote Paolo Antonio Pisoni (1738 – 1804). Gli stucchi sono opera di artisti ticinesi. La guglia, ampia 62 metri e sorretta da imponenti travi, è semplicemente impressionante. Le travi furono sistemate in soli due giorni grazie a gigantesche ruote.

“Queste travi – commenta Stefan Blank, cuatore dei monumenti del canton Soletta – testimoniano la grande abilità di mani esperte. E credo che valga la pena ammirare anche questo lato del legno, oltre alle raffinate incisioni artistiche”.

Una sosta nella modernità

Il legno, dicevamo, è un materiale versatile, tanto che recentemente è stato rivalutato anche dall’architettura moderna. Ad Aarau swissinfo ha fatto un giro alla centrale di “Färberplatz”, totalmente ripensata dagli architetti Miller & Maranta che nel 2002 hanno vinto il concorso indetto dalla città riqualificando l’intera struttura e l’area circostante.

Il padiglione, ora usato prevalentemente per manifestazioni pubbliche e mercati, è un’architettura di puro legno in cui elementi portanti ed effetto architettonico sono connessi reciprocamente. Per i circa 300 elementi a lama di legno è stata prevista una pigmentazione ramata.

Questa struttura, che ricorda un granaio, ha suscitato reazioni diverse, tanto che alcuni si chiedono se sia davvero terminata, sebbene abbia ricevuto diversi riconoscimenti. Una cosa è certa, che gli architetti e i designer svizzeri hanno sicuramente ampliato e massimizzato il potenziale del legno. “Ovunque ci siano delle foreste – conclude Blank – la gente costruisce con il legno”.

swissinfo, Thomas Stephens
(traduzione e adattamento dall’inglese Françoise Gehring)

Le Giornate europee del patrimonio, in programma questa fine settimana, hanno origine dalla Giornata di porte aperte dei monumenti storici svoltasi per la prima volta in Francia nel 1984. La Svizzera ha aderito all’iniziativa nel 1993.

Nel 1991, queste giornate sono diventate un impegno culturale del Consiglio d’Europa. Si prefiggono di risvegliare l’interesse di un vasto pubblico sui beni culturali e sulla loro conservazione.

Nel 2006 circa 20 milioni di persone hanno visitato 30 mila siti.

Circa un terzo della Svizzera è coperto da boschi, i quali rappresentano un’importante risorsa per la vita di esseri umani, animali e piante. La Svizzera ha la più elevata densità di legno in Europa. 361 metri cubi per ettaro per un totale di oltre 400 milioni di metri cubi.

I dati della statistica forestale 2006 lo confermano: la domanda di legno svizzero è in aumento. In totale, sono stati raccolti 5,7 milioni di metri cubi di legname, ovvero circa l’8 per cento in più rispetto al 2005.

In Svizzera vengono raccolti ogni anno poco più di 5 milioni di metri cubi di legname, una quantità che corrisponde a due terzi del legno utilizzabile fornito dalla crescita annua del bosco svizzero.

Ogni anno utilizziamo poco più di 6 milioni di metri cubi di legno per la produzione di energia, carta o cartone, per la fabbricazione di mobili o per la costruzione di edifici.

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