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«Lugano Festival» erede della «Primavera concertistica»

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Se ne parlava ormai da qualche anno, e per la stagione 2001 la novità si è finalmente concretizzata. Dall'originale «Primavera concertistica», nata 20 anni fa come manifestazione di musica sinfonica, si è arrivati a una rassegna culturale molto più ampia e articolata, che già dal nome, «Lugano Festival», rimanda a realtà internazionali quali il famosissimo Festival di Salisburgo.

Merito di una città – Lugano – particolarmente adatta a creare un polo d’attrazione culturale, turistico ed economico nei confronti della Svizzera e della vicina Lombardia, ma anche di una crescita costante della manifestazione negli ultimi anni. Solo per fare qualche esempio, dai nove concerti sinfonici in programma nel ’96 la «Primavera» è passata, l’anno successivo, a quindici appuntamenti, fino a toccare le 22 manifestazioni del ’98, dedicate a musica sinfonica, sacra, da camera, a recital solistici, all’opera lirica e al teatro di prosa.

I due co-inventori di «Lugano festival», il direttore artistico Fernando De Carli e l’imprenditore Mario Mantegazza, hanno seguito passo passo questa evoluzione, curando sia i contatti personali con gli artisti invitati ad esibirsi, sia le relazioni politiche con le autorità cantonali e cittadine. L’organizzazione, di stampo totalmente manageriale, tiene ovviamente in gran conto l’apporto dello «sponsoring» privato.

Così, dopo le due edizioni «transitorie» del ’99 e del 2000, attestate sulla quindicina di concerti, la «Primavera» cambia definitivamente volto e nome e si presenta al pubblico con i 17 appuntamenti di «Lugano Festival 2001». Tra gli artisti in cartellone, tutti di notorietà internazionale, spiccano i pianisti Arcadi Volodos (24 aprile) e François-René Duchâble (in giugno), il violinista Shlomo Mintz (3 maggio) e la soprano Luciana Serra (11 giugno). Assicurata anche la presenza di numerose orchestre estere, tra cui quella di Rotterdam (9 maggio), Parigi (28 maggio) e Amsterdam (21 maggio).

Caratteristica di questa prima edizione di «Lugano Festival» è la presenza di numerosi «concerti tematici», comprendenti cioè musiche di un solo compositore, cui la serata è di volta in volta dedicata. Il giorno dell’inaugurazione, così, omaggio a Cajkovskij, il 19 aprile a Chopin, il 27 a Rossini, il 3 maggio a Brahms, il 21 a Bach, il 28 a Beethoven, il primo giugno a Vivaldi mentre l’11 giugno, immancabile nel centenario della morte, è previsto un concerto operistico in memoria di Giuseppe Verdi.

Il cartellone si chiude con una prestigiosa quanto imponente «chicca pianistica»: il 21, 22, 29 e 30 giugno, in quattro serate consecutive, il pianista francese Duchâble eseguirà l’integrale dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven. Lo accompagnerà l’Orchestra della Svizzera Italiana, sotto la direzione di Alain Lombard.

Alessandra Zumthor

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