Presenza svizzera al Salone del mobile di Milano

Al salone internazionale del mobile di Milano viene presentato ogni anno il meglio del design mondiale. La Svizzera fa bella mostra di sé grazie anche alle creazioni funzionali e ironiche degli studenti delle scuole d'arte di Ginevra e Losanna.
Da diversi anni, durante il salone del mobile, l’Istituto svizzero di Milano ospita i progetti innovativi elaborati dalle università svizzere. Quest’anno tocca all’Alta scuola d’arte e di design di Ginevra, che ha realizzato per l’occasione “Inverse Everything“, un laboratorio sperimentale che invita il pubblico a scoprire il mondo sottosopra e a confrontarsi con l’esperienza della telepatia.
Con un paio di occhiali da sole a specchio, che riflettono la realtà da un altro punto di vista, i visitatori potranno vedere il mondo come se fossero a testa in giù. Basta giocare con la mente e invertire le informazioni visive che vengono inviate al cervello attraverso il nervo ottico per avere un esito sorprendente.
Gli studenti del master di Ginevra hanno cercato di andare oltre il tempo e lo spazio per sperimentare nuove interazioni sociali e tecnologiche. Attraverso una serie di ritratti e filmati, hanno voluto riprodurre un ipotetico essere umano che ha trascorso la sua vita in uno spazio privo di attrazione terrestre. Cosa significa vivere senza gravità? Il pubblico è invitato a scoprirlo grazie a un simulatore che cattura i cambiamenti delle espressioni del viso di coloro che si sottopongono all’esperimento.
«Non si tratta di un parco giochi, ma di un modo per acquisire nuove conoscenze e riflettere sul mondo in cui viviamo. Siamo critici nei confronti della realtà contemporanea», spiega a swissinfo.ch la curatrice della mostra Alexandra Midal.
Cosa sarebbe un mondo senza dimensioni né peso? E a cosa assomiglia un ipotetico pianeta Gamma4, sulla cui superficie i mobili si muovono in modo autonomo e si scontrano dando origine a nuovi meccanismi scientifici? Domande a cui il visitatore dell’Istituto svizzero di Milano è invitato a rispondere assieme a professori e studenti.
Tra passato e presente
A Milano il design svizzero volge il suo sguardo anche a un passato recente. Il SaloneSatellite, manifestazione collaterale riservata ai giovani designer under 35, festeggia quest’anno il suo 15esimo anniversario e per l’occasione ha invitato due artisti elvetici che avevano mosso i primi passi proprio a Milano.
«Il nostro primo successo è stato nel 2006 quando qui a Milano un produttore belga si è dimostrato interessato ai nostri progetti», racconta Augustin Scott de Martinville, uno dei designer svizzeri presenti. «Gli artisti qui godono di grande visibilità. E oggi approfittiamo dell’occasione per mostrare dei nuovi prototipi. Devo dire che Marva Griffin Wilshire (curatrice del SaloneSatellite, ndr) ha ragione quando ci chiama “i miei ragazzi”», commenta ancora il rappresentante della ditta Big-Game.
Tra le 17 scuole presenti al SaloneSatellite, quest’anno ci sono anche gli studenti dell’Alta scuola d’arte e di design (ECAL) di Losanna.
Christophe Guberan, 26 anni, mostra ai visitatori il suo curioso progetto, “Hydro-Fold”. Di cosa si tratta? «Ho cercato di dar forma alla carta iniettando dell’acqua nell’inchiostro di una fotocopiatrice. In questo modo sono riuscito a trasformare una superficie bidimensionale in una tridimensionale. Una volta asciugata infatti la carta prenderà un’altra dimensione», racconta il giovane.
L’istituto d’arte è presente a Milano con altre due esposizioni: “Hot tools”, che mostra dei lavori di sperimentazione sul vetro, e “Too cool for school”, una serie di oggetti “troppo belli per la scuola”.
Negli ultimi 15 anni, il SaloneSatellite ha attirato 750 giovani artisti provenienti da 80 paesi, accompagnati da oltre 8’000 prototipi.
Il Salone internazionale del mobile di Milano si è aperto il 17 aprile e si chiuderà il 22 aprile 2012.
Negli oltre 200’000 metri quadrati della fiera, giunta alla 51esima edizione, sono presenti oltre 2’500 espositori, il 70% dei quali stranieri.
All’edizione 2012 sono attesi oltre 300’000 visitatori provenienti da 160 paesi. Oltre ai mobili, ampio spazio viene dedicato anche alle cucine e ai bagni, con due saloni paralleli appositi.
(Traduzione e adattamento dal portoghese, Stefania Summermatter)

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