Viaggio alla scoperta dei liutai svizzeri a Cremona

La liuteria è un'arte italiana, nata dall'abilità di personaggi come Antonio Stradivari. Sulle rive del Po si contano ben 145 liutai, tra cui molti elvetici. Cremona ospita inoltre una delle collezioni più ambite del panorama musicale mondiale, pure di origine svizzera.
Tutto era iniziato il 19 ottobre del 1970, quando Walter Stauffer ha costituito la fondazione denominata Centro di Musicologia, che avrebbe assunto in seguito il suo nome. Walter Stauffer non era un uomo di cultura: classe 1887, era nato a Sesto Cremonese nei pressi di Cremona da una famiglia di industriali svizzeri del formaggio, e per tutta la sua lunga vita dedicò ogni energia alla crescita e allo sviluppo dell’azienda familiare.
Con un chiodo fisso: acquistare un prestigioso immobile nel centro di Cremona, per istituire la Scuola Internazionale di Liuteria (ora Facoltà di Musicologia), prima di morire a Berna, città alla quale era molto legato, il 26 febbraio del 1974.
Un palazzo per la musica
Stauffer non mangiava certo pane e violini. Girando il mondo, però, era rimasto colpito dalla capacità comunicativa ed evocativa che il violino – e, in generale, la liuteria – esercitavano sulla sua città di adozione, Cremona.
Nel 1969 Stauffer donò quindi al Comune di Cremona 100 milioni di lire per l’acquisto di un palazzo nel quale potessero trovare la loro sede importanti attività didattiche e culturali cittadine legate alla musica. L’ubicazione adeguata fu individuata in Palazzo Raimondi, uno splendido edificio cinquecentesco situato nel centralissimo corso Garibaldi.
Per valorizzare l’istruzione e l’educazione musicale, Stauffer decise quindi di intraprendere un percorso che gli consentì di arricchire la sua collezione con l’acquisto del violino “Guarneri del Gesù” del 1734, della viola “La Stauffer” di Antonio e Gerolamo Amati del 1615 e del “violoncello ex Cristiani” del 1700 di Antonio Stradivari, tutt’ora prezzi pregiati del patrimonio musicale internazionale.
Impegno didattico
La storia e le note che provengono dalle maestose aule di Palazzo Raimondi testimoniano l’impegno volto a valorizzare anche l’apparato didattico. Oltre alla scuola di liuteria di richiamo internazionale e corsi di studi musicologici altrettanto importanti, Cremona vanta infatti una scuola di pratica strumentale unica in Italia.
Con 690 allievi di cui 178 violinisti, 165 violisti, 190 violoncellisti, 157 contrabbassisti solo nell’anno accademico 2008/2009, Stauffer è dunque riuscito nel’impresa di riunire il meglio della didattica musicale cremonese, rendendola accessibile anche ai meno abbienti.
«La mia più grande felicità è stata quando sono riuscito a realizzare lo strumento per Fernand Racine, il primo violinista dell’Orchestra di Basilea. Mentre ero in platea e lo sentivo suonare ho ripensato alla borsa di studio che avevo ricevuto dalla Fondazione Walter Stauffer, ma anche a quell’uomo che era riuscito con determinazione a segnare le vite di molti allievi», ricorda lo svizzero Pascal Hornung.
Per la gioia del musicista
Cremona, con le sue botteghe di liuteria, è fucina di strumenti noti di altissima qualità, ed è qui che gli studenti da tutto il mondo vengono per imparare come dare corpo al suono. Tra questi, vi sono anche altri svizzeri.
Robert Gasser è un veterano, uno dei primi liutai ad essere arrivato a Cremona dalla Confederazione. Aveva i capelli lunghi e non portava la cravatta. È partito da Sion, dopo che a 13 anni ha costruito la prima spinetta [strumento a corde e tastiera con cassa rettangolare, simile al clavicembalo ma molto più piccolo] rudimentale.
«La mia passione è nata a Losanna, quando per la prima volta ho visto un liutaio all’opera. Ora da 34 anni abito a Cremona, nella mia casa bottega, e la mia vita l’ho passata qui, a questo tavolo, tra l’acero, l’abete e la musica», racconta.
«La scelta del legno, la composizione delle varie parti – spiega Gasser – sono alcuni degli elementi imprescindibili per mantenere antica e artigianale la nostra pratica quotidiana, dal momento che non esiste alcuna parte metallica – eccetto le corde – e tutto è fatto a mano, dall’inizio alla fine. Il segreto è l’equilibrio nel procedimento con cui le forme, la cura del montaggio, le curvature, lo spessore dei legni usati devono uniformarsi per far emergere la personalità del suono. Non importa se poi, per fabbricare un violino, impiego un mese e mezzo: quel che conta è la gioia del musicista, a volte incontenibile».
Innamorata di Cremona
Daniela Solcà è una giovane liutaia che si è contraddistinta in un mestiere storicamente maschile. È arrivata a Cremona cinque anni fa, dopo aver terminato il liceo a Mendrisio.
«Fin da piccola, in casa, ho sempre respirato musica ma nessuno della mia famiglia ha mai suonato uno strumento. Mi sono innamorata di Cremona per l’aria musicale che si respirava in città. Ho frequentato la Scuola e ho fatto gavetta in varie botteghe prima di aprire un laboratorio tutto mio», racconta Daniela.
In definitiva, poco importa se a Cremona piove spesso e se l’aria è provinciale, quando sotto i portici si è rapiti dalla magia delle sonate.
Ambra Craighero, swissinfo.ch, Cremona
In Italia risiede la quarta comunità di svizzeri all’estero in ordine di grandezza, dopo quelle di Francia, Germania e Stati Uniti.
Alla fine del 2008 erano registrati 48’147 cittadini elvetici nei tre consolati svizzeri in Italia. I due terzi vivono nel nord del Paese.
Il 19 ottobre 1970, Walter Stauffer costituì la Fondazione «Centro di Musicologia Walter Stauffer», con lo scopo di favorire l’insegnamento della liuteria classica, degli strumenti ad arco, della storia della musica e della musicologia in genere e ne fu il primo Presidente. Con testamento del 19 febbraio 1972, Stauffer nominò la Fondazione erede universale.
Dal 1985 è attiva pure l’Accademia Walter Stauffer che organizza corsi di perfezionamento per la formazione di esecutori di musica da camera solistica per strumenti ad arco. Caratteristica unica di questa istituzione è la totale gratuità dei corsi, cui si accede solo per qualità artistiche.

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