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Grande successo per Giacometti a New York

Alberto Giacometti è conosciuto principalmente per le sue figure umane fini ed allungate Keystone Archive

La prima retrospettiva sull'artista svizzero Alberto Giacometti nella metropoli americana ha ottenuto un notevole successo di pubblico.

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 gennaio 2002 minuti

L'esposizione è la prima nella Grande mela dalla morte dell'artista nel 1966. Inaugurata al Museo d'arte moderna un mese esatto dopo gli attentati dell'11 settembre, ha chiuso i battenti martedì. L'appuntamento ha rappresentato un omaggio al centenario della nascita di Giacometti.

Stando alle valutazioni di Richard Turnbull, professore del museo, l'interesse suscitato dalla mostra si è rivelato "fenomenale", sia per quanto concerne l'artista e la sua vita che le sue opere. "Nel corso di tutta la durata dell'esposizione abbiamo avuto a che fare con un'inattesa quantità di visitatori" ha dichiarato.

La mostra, grazie alla quali molti amanti dell'arte hanno avuto la possibilità di scoprire o riscoprire le opere del più famoso scultore svizzero, ha coperto la sua intera carriera, dal 1919 al 1965.

Uno dei quadri più significativi esposti a New York è stato il suo autoritratto del 1921. Il dipinto è il risultato delle tecniche che Alberto Giacometti apprese da suo padre Giovanni, un post-impressionista.

Figure allungate

A Manhattan sono state esposte quasi 200 opere tra le quali le famose figure umane allungate, molti quadri, disegni e più rari lavori in terracotta, legno e gesso. Molte dei pezzi esposti si sono rivelati molto popolari tra i visitatori, segnala Richard Turnburn.

Strutturata in maniera cronologica, l'esposizione iniziava con i primi lavori dell'artista nel suo villaggio natale di Stampa, per poi comprendere le fasi nelle quali Giacometti si trasferì a Parigi, che diventò la sua seconda casa fino alla sua morte nel 1966.

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