Marco Müller, l’ex direttore di Locarno, a Venezia
Il consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia ha designato Marco Müller come direttore della Mostra del cinema per quattro anni.
Sinologo, esperto di cinematografie orientali, Marco Müller è stato per nove anni (1992-2000) direttore del festival di Locarno.
Il neoeletto direttore artistico ha dichiarato che il suo obiettivo per il festival di Venezia è quello di creare: «Una mostra sempre più rispondente alle esigenze di chi i film li fa, li diffonde e li va a vedere».
Müller ha anche ringraziato il Presidente Croff e il CdA della Biennale per la fiducia accordatagli, aggiungendo che l’incarico è il più prestigioso tra quelli cui possa aspirare un «fabbricante di festival» italiano.
«Certo, da tempo ero passato, ha dichiarato, anima e corpo, alla “fabbricazione di film”», visto che aveva scelto di smettere di fare il mestiere che lo aveva impegnato per più di vent’anni per diventare lui stesso produttore.
«Prima di poter accettare la sfida che mi proponeva la Biennale ho dovuto dunque fare un esame di coscienza».
«Si trattava di tornare a fare, ai livelli massimi, quello che avevo già fatto? Oppure, per un produttore cinematografico con un’esperienza finalmente tutta “dall’interno del cinema”, questa sfida assumeva un carattere davvero nuovo?»
Una scelta sofferta
La risposta è stata positiva ed evidentemente Müller ha voluto raccogliere anche questa volta una sfida non facile. Tante sono state infatti le polemiche intorno alla Biennale da quando un paio di anni fa è stata cambiata la direzione. Molti hanno temuto che il governo di centro-destra di Silvio Berlusconi volesse fortemente limitare l’autonomia del festival.
Sul nome di Müller non c’è stata una vera votazione all’interno del Cda della Biennale, perché era chiaro, dopo il dibattito, che non ci sarebbe stata l’unanimità voluta da alcuni consiglieri. Il consiglio ha così deciso di accogliere la proposta del presidente Croff pur con la clausola della verifica allo scadere del primo anno.
Già nel 2002 Müller, fortemente sostenuto da Vittorio Sgarbi, era stato contattato per la direzione della Mostra di Venezia prima che l’incarico venisse affidato all’anglo-elvetico Moritz De Hadeln.
In quell’occasione dette la sua disponibilità, a condizione che il contesto fosse «favorevole al cinema indipendente che ho sempre promosso e che produco».
Ora Müller si augura che la 61.ma Mostra possa corrispondere a un festival agile, inventato in un clima di dialogo e confronto costanti con l’industria e la cultura del cinema. In Italia e fuori».
Da direttore a produttore
Müller è stato direttore artistico del Festival del cinema di Locarno dal 1992 al 2000. Dopo aver lasciato l’incarico, si è dedicato alla produzione, anche come produttore esecutivo.
Ha realizzato per Fabrica Cinema (società di Benetton), film di successo come «No man’s Land» del bosniaco Danis Tanovich (Oscar, due anni fa, per il miglior film straniero), «Il voto è segreto» dell’iraniano Babak Pajami, «Moloch» del russo Alexander Sokurov, «Diciassette anni» del cinese Zhang Yuan.
swissinfo e agenzie
L’italo-svizzero Marco Müller è stato nominato direttore della Mostra del cinema di Venezia per quattro anni, ma con verifica dopo il primo anno.
Müller è stato preferito, tra gli altri candidati, anche all’attore Giancarlo Giannini.
Succede a Moritz de Hadeln, anglo-svizzero, che ha diretto la Mostra di Venezia per due anni, con buone critiche, ma senza aver mai ottenuto un contratto pluriennale.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.