E+U Hiestand, sportina di plastica dell'ABM, anni '60.
Museum für Gestaltung
Carlo Vivarelli, Merce svizzera, 1952
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Josef Müller-Brockmann, Meno rumore, manifesto, 1960
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Max Huber, Sirenella – Palazzo di cristallo - Palazzo delle danze, 1946
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Hans-Rudolf Lutz, Copertina del mensile tipografico, 1977
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Ruedi Wyss, festival Taktlos 96 – Berna–Basilea–Zurigo, manifesto, 1996
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Herbert Matter, Pontresina, manifesto, 1936
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Wirz Corporate, Type design: Bruno Maag, Dalton Maag, Londra, 2005 circa
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Anonimo, UHT, Radiolina, 2001
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Max Bill, Arte nera – Iconografia rupestre preistorica del Sudafrica – Kunstgewerbemuseum Zurigo, manifesto, 1931
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Carlo Vivarelli, Swissair, 1952
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Primo vasetto di yogurt Toni. Sottovetro. Inserzione, 1982
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Anonimo, Let’s groove to the pulizie di primavera!, Volantino, 1997
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La grafica svizzera è un punto di riferimento internazionale.
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La grafica è presente dappertutto. Chi non conosce il logo delle FFS, i nove punti colorati delle sportine dell’ABM o le leggendarie campagne pubblicitarie degli yogurt Toni? I segni grafici della vita quotidiana s’imprimono nelle nostre menti e modellano la nostra cultura visiva. “100 anni di grafica svizzera” illustra la pluralità della comunicazione visiva odierna e i tratti che uniscono opere di epoche diverse. (Museum für Gestaltung, Zurigo)
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