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Rievocata la figura dell’ingegnere capo della prima ferrovia svizzera

Lo sviluppo dei trasporti ferroviari in Svizzera si deve al genio di uomini come l'ingegner Luigi Negrelli, progettista della prima tratta ferroviaria nella Confederazione, la Zurigo-Baden Keystone

A conclusione delle manifestazioni per il bicentenario della nascita di Luigi Negrelli, noto per essere stato ingegnere capo della prima ferrovia svizzera, presentata sabato una pubblicazione di Tindaro Gatani, studioso italiano residente a Zurigo.

L’opera, frutto di accurate ricerche storiche e iconografiche, mette in luce la figura del grande pioniere della storia delle ferrovie e progettista del canale di Suez, attraverso la riproduzione accurata di carte geografiche e documenti, in gran parte inediti e rari, provenienti da archivi, biblioteche e musei di diversi Paesi europei, dove il Negrelli, nato nel 1799, si distinse per le sue attività nel campo delle costruzioni stradali, idrauliche e ferroviarie, dando un valido contributo all’evoluzione dei sistemi e delle tecnologie dei trasporti a livello mondiale. La presentazione a Fiera di Primiero, in provincia diTrento.

Oltre a chiarire alcuni controversi aspetti della sua vita (rapporti con gli amici svizzeri, con l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, con il maresciallo Radetzky, ed altre figure di primo piano del suo tempo), nell’opera sono pubblicate le più significative carte per il taglio dell’Istmo di Suez, eseguito dal gruppo austro-tedesco diretto da Luigi Negrelli, carte che sono conservate presso la Biblioteca nazionale austriaca di Vienna.

La meticolosa ricerca storica, la selezione dei documenti e la riproduzione delle immagini danno la possibilità di rendersi conto dell’importanza dell’opera di questo ingegnere nella progettazione delle vie di comunicazione nel Vorarlberg, nei progetti di regolazione del Reno, nella sistemazione urbanistica della città di san Gallo e di Zurigo, nella realizzazione della prima ferrovia svizzera, la Zurigo-Baden, della quale fu ingegniere capo, così come in quella prestata come direttore dei lavori ferroviari sulle linee del Lombardo-Veneto e lungo i più diversi tratti di quelle del vasto impero austriaco.

Il lavoro di Tindaro Gitani, che ha anche pubblicato numerose opere sui rapporti italo-svizzeri attraverso i secoli e sulla presenza svizzera in Italia e in particolare a Napoli, si presenta in un cofanetto con: un volume del testo sulla vita e sull’attività professionale del Negrelli. Il volume è composto di 300 pagine, con 120 illustrazioni a colori e bianco e nero. Un secondo contenitore presenta 15 illustrazioni a colori in folio formato 44×64 centimetri, con carte in parte inedite.

swissinfo e agenzie

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