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Quaresima: un’occasione per dimostrare solidarietà

Dividere con coloro che hanno di meno: è questo, oggi, il messaggio profondo della Quaresima Keystone

Oggi la Quaresima si è trasformata in un momento di ripensamento della propria vita di cristiani.

Mercoledì 13 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, è iniziato il periodo di 40 giorni, fino al sabato prima di Pasqua, durante il quale i cristiani si preparano spiritualmente alla Risurrezione di Cristo.

La Quaresima nasce dalla celebrazione dei 40 giorni che Gesù passò nel deserto, digiunando, pregando e resistendo alle tentazioni. Inizia il Mercoledì delle Ceneri perchè è il giorno in cui si ricordano i resti dell’ulivo benedetto, bruciato.

Cambiano i precetti alimentari

La Quaresima è un periodo di preghiera, di penitenza ma anche, come detto, di parziale rinuncia al cibo. In passato, nella liturgia cristiana i fedeli erano tenuti a mangiare poco e di magro per tutti i 40 giorni e non dovevano consumare carne i venerdì della Quaresima. Era anche proibito celebrare nozze e gli svaghi erano vietati.

Oggi le imposizioni non sono più così rigide. “Ai credenti si chiede di non mangiare del tutto o perlomeno di mangiare di magro, solo il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo”, spiega a swissinfo Don Sandro Vitalini.

Non filantropismo ma esigenza di fraternità

“Ai nostri giorni la Quaresima è anche e soprattutto un momento di riflessione, di ripensamento della propria vita da cristiani, una presa di coscienza verso il fratello più sfortunato, più povero, con il quale si cerca di dividere ciò che si ha”, sottolinea il parroco ticinese.

In Svizzera, la Chiesa cattolica, e quella protestante celebrano insieme la Quaresima organizzando giornate di solidarietà e raccogliendo fondi per i meno abbienti. Alcune cerchie protestanti più oltranziste affermano tuttavia che tutta la vita terrena di una persona, e non solo il periodo della Quaresima, dovrebbe essere vissuta all’insegna del pentimento e della solidarietà.

Attenzione ai digiuni

Negli ultimi anni, con la propagazione delle filosofie “new age”, si sono sviluppate nuove “forme di digiuno”, di rinuncia al cibo, allo scopo di “purificare corpo e spirito” e raggiungere livelli mentali più alti. Queste diete si scostano però molto dai precetti alimentari della Quaresima e possono anche essere pericolose per la salute.

Secondo la dietista Maura Nessi, ogni regime alimentare troppo rigido, sotto le 1’200 calorie al giorno, ogni drastico cambiamento delle abitudini alimentari, sono nocivi. “Attenzione alle diete che promettono troppo”, sottolinea l’esperta, che invita chi vuole mettersi parzialmente a digiuno a non tralasciare di mangiare pasta e patate, ricchi di preziosi carboidrati.

Fa invece bene alla salute, moderarsi in tutto, quando si mangia, spiega la dietista, che peraltro non vede alcun legame fra un digiuno forzato e una maggiore apertura spirituale. “Personalmente non credo che sia necessario”, ci dice Maura Nessi. “Penso che basti avere un corpo sano per avere anche uno spirito sano”.

Elena Altenburger

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