Prospettive svizzere in 10 lingue

“Apre il Mart, non chiamatelo museo!”

La cupola del Mart, una ragnatela pronta a catturare le idee e a trasformarle in arte. MART

L'architetto ticinese Mario Botta presenta la sua ultima opera a Rovereto

Domenica si è inaugurato il Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto e Trento (MART). Un’opera importante destinata a diventare uno dei poli culturali del Trentino.

Il Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto e Trento ha aperto le porte della sua nuova sede al pubblico il 15 dicembre. È sorto così, a cinque anni dalla posa della prima pietra, un edificio di grande rilievo per l’Italia dei musei che, nella seconda metà del 20esimo secolo, non vanta investimenti altrettanto significativi in questo campo.

“Non chiamatelo museo, è un laboratorio dell’arte e delle idee”, spiega il suo ideatore, l’architetto ticinese Mario Botta che, su questo progetto, ha collaborato con il collega trentino Giulio Andreolli. L’inaugurazione del Mart a Rovereto vicino a Trento, sull’autostrada del Brennero, è un evento eccezionale per il Trentino. Grazie a questo polo culturale – il Mart comprende, oltre al museo, una biblioteca ed un auditorium – Trento e la sua regione sono proiettati nel novero delle capitali dell’arte moderna.

Un inno all’arte moderna

Il nuovo edificio sorge nella parte settecentesca di Rovereto. Fedele allo stile di Botta, si distingue da lontano per la sua imponente cupola, tutta d’acciaio e di vetro. Alta 25 metri, ha un diametro di 40 metri, paragonabile a quello del Pantheon di Roma. La costruzione è rivestita di pietra gialla di Vicenza.

Il nuovo Mart si estende su una superficie totale di 24’500m2 di cui 12’000 sono occupati dal museo stesso. Contiene circa 7100 opere tra dipinti, sculture e incisioni. Al secondo piano, su 4000m2, il museo ospita una collezione permanente, illuminata da ben 183 lucernari.

Per la sua mostra d’apertura, il Mart – istituito nel 1987 dalla provincia autonoma di Trento – propone un percorso tra le tante opere raccolte durante gli anni passati. Presenta inoltre una raccolta di circa 100 dipinti contemporanei prestati da grandi musei europei ed americani e da collezionisti privati.

Nel segno di Botta

Il prestigioso museo, che ha aperto i battenti domenica, non è il primo progettato dell’architetto di Mendrisio. Il ticinese ha disegnato la Galleria d’arte Watari-um di Tokyo, il Museo d’arte moderna di San Francisco (California) e il Museo Jean Tinguely di Basilea.

Tra le sue altre opere importanti, citiamo i centri culturali André Malraux di Chambéry (Francia) e Friedrich Dürrenmatt di Neuchâtel, la cattedrale di Evry vicino a Parigi, la sinagoga di Tel-Aviv, il parco Arca di Noé di Gerusalemme – realizzato con l’artista Niki de Saint Phalle, vedova di Tinguely da poco scomparsa – la Banca del Gottardo di Lugano e la chiesa Santa Maria degli Angeli del Monte Tamaro, sopra Rivera (TI).

Attualmente Mario Botta sta progettando un centro turistico e congressuale a Pietrelcina, il paese natale di Padre Pio, recentemente canonizzato da Giovanni Paolo II. Ha anche disegnato la pianta della Scala di Milano, in corso di rifacimento, e quella del nuovo porto di Trieste.

Gemma d’Urso, Lugano

Il Mart si trova in Corso Bettini, 43 a Rovereto (Trento). È aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 18 (venerdì fino alle 22.30). Il biglietto costa tra i 3 e gli 8 euro.

Il Mart ha una superficie di 29’000m2
E’ rivestito di 16’377 lastre di pietra gialla di Vicenza.
Il museo contiene 7120 opere, la biblioteca 60’000 libri e 80’000 documenti.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR