Dado Haus, Dübendorf Stettbach. Wild Bär Heule. (lerichti / Philipp Heer)
lerichti - Philipp Heer
Museo nazionale svizzero, Zuurigo. Christ & Gantenbein. (lerichti / Philipp Heer)
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Il fotografo Philipp Heer, noto anche come @lerichti, si è fatto un nome con meravigliose immagini di architettura svizzera su Instagram. Oltre 63'000 persone seguono il suo lavoro. swissinfo.ch lo ha scrutato da vicino.
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Come membro del nostro team Multimedia, il mio lavoro si concentra su tutto ciò che ha a che fare con le immagini: editing fotografico, selezione di foto, illustrazioni editoriali e social media.
Ho studiato graphic design a Zurigo e Londra, dal 1997 al 2002. Da allora ho lavorato come graphic designer, art director, photo editor e illustratrice.
Un telaio per finestre, una porta d’ingresso, facciate: dettagli grafici di moderni edifici in cemento. Questi dettagli architettonici, al centro del lavoro di Philipp HeerCollegamento esterno, sono simili a cartoline in vendita nelle gallerie d’arte, trasformate in qualcos’altro: un post di Instagram.
Post fugaci di edifici aziendali
Heer ha una passione per la fotografia e l’architettura sin dall’infanzia. A lui è sembrata una progressione naturale collegare i due hobby a Instagram, scriveCollegamento esterno. Quando ha esordito su questa piattaforma sociale, nel 2015, ha scelto @lerichtiCollegamento esterno come pseudonimo per il nome d’utente. Si tratta di una combinazione dell’articolo francese “le” (il) e il quartiere urbano dove vive, il Richti-ArealCollegamento esterno a Wallisellen, vicino a Zurigo.
Instagram è oggi tra i social network più popolari. Un miliardo di utenti al mese vi carica brevi video e foto da condividere all’interno delle loro comunità.
swissinfo.ch ha incontrato “@lerichti” per saperne un po’ di più su quel che c’è dietro la facciata.
swissinfo.ch: L’architettura è una delle sue passioni. Cosa l’attira negli elementi di facciate di edifici che le piace particolarmente fotografare?
Philipp Heer: Ho una pessima memoria per i volti, ma non dimentico mai una facciata. A volte mi sembra che una facciata sia il volto della casa. E allo stesso tempo è come una tela piena di elementi grafici.
“Ho una pessima memoria per i volti, ma non dimentico mai una facciata”
swissinfo.ch: Perché nelle sue immagini spesso c’è una persona in primo piano?
P. H.: Innanzi tutto, si tratta di mostrare le proporzioni. Ma si tratta anche di portare qualcosa di umano all’immagine e renderla più dinamica. Molti di loro sono miei amici, che a volte preferiscono camminare di fronte alla facciata.
Quando viaggio da solo, chiedo a dei passanti di camminare per essere fotografati da me oppure aspetto semplicemente che passi qualcuno. Ci vuole un po’ di tempo, perché il colore dei loro vestiti deve essere in contrasto con la facciata.
swissinfo.ch: Come si immagina tra un paio d’anni in termini di Instagram? Oppure non pensa che sia un lavoro, ma piuttosto un hobby?
P. H.: Instagram è un hobby e rimarrà tale. L’hobby mi aiuta a muovermi, a viaggiare molto e a scoprire cose nuove. In Svizzera e all’estero. Quindi è un buon equilibrio per il mio lavoro in ufficio, che mi piace molto.
swissinfo.ch: Pensa che Instagram evolverà in un altro formato? E come pensa che questo possa influenzare il suo lavoro?
P. H.: È difficile prevedere come si svilupperà Instagram. Sembra che i video stiano diventando sempre più importanti. Ma a me questo non interessa molto. In questo momento, mi piace Instagram così com’è, anche se a volte sono deluso se una delle foto non funziona molto bene. Vedremo come si svilupperà. Attualmente mi sembra ancora di gran lunga la migliore piattaforma per quello che faccio. Se non sarà più il caso in futuro, smetterò.
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