Hans Jakob Oeri, un pittore ‘dimenticato’ esposto a Zurigo
Il Kunsthaus di Zurigo presenta per la prima volta un’esposizione dedicata al pittore e disegnatore Hans Jakob Oeri (1782-1868). Un artista a lungo sottovalutato o addirittura dimenticato, ma la cui fama nella prima metà del XIX secolo aveva ampiamente varcato i confini nazionali.
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Nato nel 1969, di Mosca, dopo due anni di servizio militare ha studiato storia e sociologia all'Università di Mosca e ha poi svolto un dottorato sul tema della politica estera tedesca durante l'epoca di Gustav Stresemann. Ha lavorato come diplomatico in Germania e Svizzera per quasi 11 anni. È traduttore, interprete e scrittore, parla tedesco e inglese ed è responsabile della redazione russofona di swissinfo.ch dal 2012.
Ester Unterfinger (Redazione fotografica), Igor Petrov (Testo)
Hans Jakob Oeri nasce nel 1782 a Kyburg, nel cantone Zurigo, da una famiglia nobile, che aveva già dato luce a diversi artisti. Dopo una formazione di tre anni a Winterthur presso il famoso pittore paesaggista Johann Kaspar Kuster (1747-1818), Oeri si trasferisce a Parigi per studiare alla rinomata Ecole des Beaux-Arts. A fargli da mentore nella capitale francese è Jacques-Louis David (1748-1825), un giacobino amico di Maximilien de Robespierre.
Nel 1809 l’artista svizzero decide di partire per Mosca. In Russia rimarrà per otto anni, lavorando come pittore e insegnante. Nel 1812 le truppe napoleoniche conquistano Mosca, mettendo a ferro e a fuoco la città. Oeri illustra questo avvenimento in una straordinaria opera presentata nell’esposizione zurighese.
Nel 1817 rientra a Zurigo. In patria porta a termine, tra le altre cose, un imponente studio sui costumi: una serie di disegni (1’468 in tutto) di costumi storici di differenti epoche. Muore nel 1868 nella città sulle rive della Limmat. Oggi il Kunsthaus presenta per la prima volta e fino al 23 ottobre prossimo una mostra interamente dedicata a “questo pittore e disegnatore a lungo sottovalutato o addirittura dimenticato”, che però quando era ancora in vita era “un artista reputato, non solo a Zurigo (…) ma anche in Francia, Germania e Russia”, si legge sul sito del museo zurigheseCollegamento esterno.
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