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Programma stabilizzazione: commissione per tagli in amministrazione

Commissione del Nazionale vuole tagli finanziari nell'amministrazione KEYSTONE/MARTIN RUETSCHI sda-ats

(Keystone-ATS) Tagli di 100 milioni in più all’anno nel settore dell’aiuto allo sviluppo e nel personale federale. È quanto propone – seppur con una maggioranza risicata – la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale.

La richiesta giunge nell’ambito dell’esame del programma di stabilizzazione delle finanze federali 2017-2019. L’agricoltura e la formazione sarebbero invece risparmiate da queste economie.

Durante il dibattito al Consiglio degli Stati lo scorso 28 settembre, la sinistra si era opposta invano al programma di risparmi deciso dal Consiglio federale. Quest’ultimo prevede per il 2017 minori uscite fissate in 800 milioni di franchi, per il 2018 in 900 milioni e per l’anno seguente in 1 miliardo. Complessivamente sull’arco di tre anni le minori uscite previste rispetto al piano finanziario ammonterebbero a 2,7 miliardi di franchi.

Alla fine la Camera dei cantoni si era mostrata meno ambiziosa: il governo dovrebbe risparmiare 144 milioni di franchi in meno nel 2017, 261 milioni in meno nel 2018 e 276 milioni in meno nel 2019.

La commissione del Nazionale ha invece voluto essere meno generosa degli Stati: se il plenum seguirà le sue proposte, rispetto al progetto governativo i risparmi sarebbero di 136 milioni in meno nel 2017, di 23 milioni in meno nel 2018 e di 39 milioni in meno l’anno seguente.

Cooperazione

In commissione, tuttavia, molte decisioni sono state prese di misura. La proposta di tagliare 100 milioni supplementari nella cooperazione internazionale nel 2018 e nel 2019 è stata accolta con 13 voti contro 12.

L’aiuto allo sviluppo sarebbe così privato di 301 milioni nel 2018 e di 343 milioni l’anno seguente. Una proposta simile era stata bocciata dal Consiglio degli Stati. Una minoranza proporrà di tagliare fino a 300 milioni in più.

Amministrazione

Una maggioranza risicata propone di tagliare 100 milioni in più nel 2018 e nel 2019 nell’amministrazione federale (personale, beni e servizi nonché oneri d’esercizio e investimenti). Complessivamente le spese sarebbero diminuite di 243 milioni nel 2018 e di 250 milioni nel 2019.

A differenza del Consiglio degli Stati, la commissione del Nazionale non si oppone inoltre alla soppressione prevista di posti doganali (tagli di circa 5,5 milioni all’anno). Una minoranza si batterà per risparmiare ancor di più nel settore dell’amministrazione, mentre un’altra proporrà di ridurre le economie inizialmente richieste.

Formazione e ricerca

Per quanto attiene alla formazione e alla ricerca, il Consiglio federale propone risparmi annui da 142 a 174 milioni di franchi. Con 13 voti contro 10, la commissione delle finanze del Nazionale propone invece di allinearsi alla Camera dei cantoni e di limitare i tagli a una forbice tra 61 e 69 milioni all’anno.

In merito all’agricoltura, le maggioranze sono nettamente più chiare (tre a uno). Il Consiglio federale vuole risparmiare da 75 a 97 milioni annui. La commissione propone invece di rinunciare ai tagli nei pagamenti diretti (75-97 milioni) e di annullare anche quelli riguardanti la promozione della qualità e delle vendite (2,5-5 milioni). Anche i “senatori” si erano pronunciati in tal senso.

SSR

Con 15 voti contro 9, la commissione auspica invece un taglio di 10 milioni di franchi in più nel 2018 e nel 2019 nella politica regionale e, con 13 voti contro 12, risparmi di 2 milioni annui in più nell’ambito dell’offerta editoriale della SSR destinata all’estero (ad esempio Swissinfo) per il periodo 2017-2019.

Con 14 voti contro 1 e contrariamente al Consiglio degli Stati, la commissione accetta di tagliare fino a 11,4 milioni nel settore migratorio, come proponeva il Consiglio federale. Con 13 voti contro 9, la commissione ha anche dato il suo consenso al taglio della distribuzione della “Revue Suisse” agli Svizzeri all’estero. Una minoranza vorrebbe rinunciare a questi 300’000 franchi di risparmi annui.

Con 15 voti contro 10, la commissione propone inoltre di sopprimere i tagli annui per 500’000 franchi nell’aiuto ai cantoni plurilingui, nonché – con 17 voti contro 7 – di quelli per 500’000 franchi all’istituto federale di metrologia. Le economie nell’assicurazione invalidità (fino a 62 milioni) sono invece state approvate, con 18 voti contro 17.

Premi malattia

Oltre a ciò, la Confederazione dovrebbe poter risparmiare circa 77 milioni nei contributi federali destinati ai Cantoni per i sussidi di cassa malattia. Ma queste economie dovrebbe intervenire soltanto quando sarà entrata in vigore la revisione della legge sulle prestazioni complementari prevista al più presto nel 2019.

Dulcis in fundo, con 12 voti contro 11, la commissione propone di abrogare la Legge federale concernente l’attività di guida alpina e l’offerta di altre attività a rischio, ciò che consentirebbe di economizzare ulteriori 150’000 franchi all’anno.

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