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2016 “brillante” in Borsa per i piccoli

Un 2016 più che buono per i "piccoli" alla Borsa svizzera Keystone/STEFFEN SCHMIDT sda-ats

(Keystone-ATS) Chi voleva guadagnare quest’anno alla borsa svizzera avrebbe dovuto puntare su titoli secondari: mentre i corsi di azioni di grandi società hanno perso fino a un terzo del valore, i titoli di alcune imprese di medie dimensioni sono quasi raddoppiati.

Complessivamente l’indice dei 20 valori guida SMI ha perso circa il 7%, mentre l’SPI – il listino allargato, che tiene conto anche dei dividendi – ha lasciato sul terreno solo l’1,5%. I valori industriali SPI sono addirittura avanzati del 16% e in autunno hanno raggiunto un livello record.

L’anno è cominciato male a causa delle preoccupazioni sull’economia cinese, del calo del prezzo del petrolio e delle tensioni in Medio Oriente. I corsi sono stati particolarmente sotto pressione sino a metà febbraio, poi c’è stata una ripresa e un movimento tutto sommato laterale con un calo prima delle elezioni americane cui è seguito un rialzo dopo la vittoria di Donald Trump.

I guadagni più sostanziosi sono stati realizzati dall’azione del gruppo alimentare Hochdorf (+82%). Seguono il fornitore per l’industria farmaceutica Bachem (+75%) e l’industria Bobst (+70%). Anche con Logitech (+64%) è stato possibile realizzare profitti non indifferenti. E chi ha scommesso sui titoli della Banca nazionale svizzera ha vinto il 50%.

Fra le blue chip la performance migliore è stata realizzata da Actelion, salita del 58% grazie alle speculazioni su possibili fusioni. Molto buono è stato però anche l’andamento di ABB (+25%) e Geberit (+20%).

Sul fronte opposto hanno sofferto i bancari Credit Suisse (-30%) e UBS (-19%), ma anche i farmaceutici Novartis (-15%) e Roche (-16%), che hanno avuto un forte impatto sull’andamento complessivo dell’SMI. Non ha brillato nemmeno il settore del lusso – Swatch è arretrata del 10% – mentre si è mossa poco Nestlé (-2%).

Le perdite maggiori sono state subite da Accu Holding (-95%) e Swissmetall Holding (-82%), alle prese con grosse difficoltà finanziarie.

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