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Argentina: borsa affonda con Macri, perde fino a 48%

Il presidente argentino Mauricio Macri KEYSTONE/AP/NATACHA PISARENKO sda-ats

(Keystone-ATS) La Borsa di Buenos Aires è crollata con la sconfitta di Mauricio Macri alla primarie presidenziale. Lo S&P Merval Index è arrivato a perdere il 48% in quello che è il secondo maggiore calo a livello mondiale negli ultimi 70 anni.

L’indice ha poi chiuso in calo del 37,93%. Solo la borsa dello Sri Lanka, riporta l’agenzia Bloomberg, ha fatto peggio nel giugno 1989 arrivando a perdere il 60%.

Macri ha escluso che dopo la sconfitta subita nelle primarie in vista delle presidenziali di ottobre stia pensando ad “un rimpasto di governo”.

In una conferenza stampa nella Casa Rosada, Macri ha ringraziato i sette milioni di elettori che lo hanno votato, e rivolgendosi alla formula presidenziale dell’opposizione peronista vincitrice, formata da Alberto Fernandez e Cristina Fernandez de Kirchner, ha chiesto “senso di responsabilità” al kirchnerismo, perché “non possiamo tornare al passato, visto che il mondo lo considera come la fine dell’Argentina”.

Rilanciando l’accusa tradizionale rivolta ai precedenti governi, Macri ha sottolineato che “i voti che non sono stati espressi a nostro favore rappresentano la rabbia accumulata nel processo economico che abbiamo dovuto seguire, a causa dell’eredità che abbiamo ricevuto e che era molto difficile”.

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