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Armi: revisione legge accolta con il 63,73% di voti

Il progetto prevede diverse misure contro l'abuso di armi e il mercato nero. Keystone/ADRIEN PERRITAZ sda-ats

(Keystone-ATS) Il popolo svizzero ha deciso di non mettere in pericolo i vantaggi derivanti dall’adesione a Schengen e Dublino: con il 63,73% di voti favorevoli ha infatti accolto la revisione della legge sulle armi.

Il progetto, che traspone nel diritto elvetico la direttiva Ue modificata, prevede diverse misure contro l’abuso di armi e il mercato nero.

Complessivamente hanno detto sì alla riforma 1’501’485 persone. I contrari sono stati 854’528. La nuova legge sulle armi è stata approvata da tutti i cantoni ad eccezione del Ticino dove è stata respinta con il 54,50% dei suffragi. La Comunità di interessi del tiro svizzero (CIT), che riunisce 14 organizzazioni del settore ed è presieduta dal ticinese Luca Filippini, aveva lanciato il referendum.

Un sì tiepido è uscito dalle urne di Svitto (51,62%), Obvaldo (51,66%) e Appenzello Interno (52,90%). Più nettamente a favore della revisione della legge sulle armi hanno votato Basilea Città (74,99%), Ginevra (72,82%), Neuchâtel (72,60%), Vaud (71,55%) e Zurigo (70,58%).

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