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Berna e Bruxelles aggiornano un accordo sul commercio

(Keystone-ATS) Buone notizie per le imprese esportatrici elvetiche: la Svizzera e l’Unione europea (UE) hanno aggiornato l’Accordo sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità (MRA). Questa modifica garantisce un accesso facilitato ai mercati europei.

L’adeguamento concerne sette settori di prodotti, dagli strumenti di misura agli ascensori al materiale elettrico, informa un comunicato odierno della Segreteria di stato dell’economia (SECO).

Esso garantisce che sia mantenuto il riconoscimento delle valutazioni di conformità effettuate da organi di entrambe le parti. I fabbricanti elvetici possono dunque continuare a distribuire i loro prodotti nell’Unione europea in base a un’unica valutazione di conformità. L’aggiornamento permette di evitare doppioni nelle certificazioni e la fabbricazione di serie di prodotti diverse per il mercato svizzero e quello europeo.

L’Accordo chiarisce anche le responsabilità tra i fabbricanti, i committenti e gli importatori. Tra le altre cose, gli esportatori svizzeri non saranno più obbligati a far figurare l’indirizzo dell’importatore europeo sugli imballaggi dei prodotti esportati.

L’MRA è stato concluso nel quadro degli accordi bilaterali e mira a eliminare gli ostacoli al commercio. La serie di modifiche permette alle imprese elvetiche di incrementare la loro competitività, di ridurre i costi e di lottare contro i prezzi elevati in Svizzera evitando procedure inutili per le importazioni, afferma la SECO.

Lo scorso anno, i 20 settori dei prodotti contemplati nell’accordo rappresentavano un volume di esportazioni dalla Svizzera di oltre 74 miliardi di franchi e un volume d’importazione dall’Ue di oltre 70 miliardi.

In seguito all’adozione dell’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” nel febbraio 2014, Bruxelles aveva bloccato praticamente tutti i negoziati con Berna. Con l’adozione lo scorso anno da parte Parlamento della legge d’applicazione conforme all’accordo con l’Ue, il governo elvetico pensava che tutti i dossier si sarebbero sbloccati. Cosa non avvenuta.

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