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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,82%

(Keystone-ATS) Grazie a un’accelerazione nel finale la borsa svizzera ha chiuso in rialzo una seduta a lungo tentennante. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8981,39 punti, in progressione dello 0,82% rispetto a ieri.

Il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,70% a 10’332,98 punti.

Come le altre piazze europee il mercato elvetico ha oggi faticato ad assumere un orientamento chiaro. La chiusura per festività, ieri, di Wall Street ha lasciato gli investitori sprovvisti di una bussola. Una volta che a New York le contrattazioni sono cominciate in ribasso – peraltro dopo sei giorni positivi – le borse europee hanno però preferito smarcarsi.

I commenti degli analisti sottolineano che per le azioni l’atmosfera di fondo rimane positiva, favorita anche dal buon andamento della congiuntura mondiale. In Germania l’indice Zew sulle aspettative economiche è sceso in febbraio, ma meno del previsto.

La grande incognita rimane tuttavia la politica monetaria: i timori circa l’aumento dei tassi di interesse sono tutt’altro che fugati. In quest’ambito vi è attesa per la prima importante comparizione del nuovo presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che venerdì si esprimerà davanti al Congresso americano.

Sul fronte interno i singoli titoli sono partiti con variazioni minime, che si sono però poi fatte sempre più ampie nel pomeriggio. Sorvegliata speciale era Swatch (+0,59% a 410,60 franchi): tonica in mattinata, quando era arrivata a guadagnare il 2% sulla scia delle buone cifre sull’export orologiero in gennaio, l’azione si è poi un po’ spenta. Nello stesso segmento del lusso fin da subito meno ispirata è apparsa Richemont +0,26% a 84,82 franchi).

Adecco (+1,02% a 75,24 franchi) ha annunciato l’acquisizione di una società americana, mentre LafargeHolcim (+1,36% a 55,34 franchi) ha approfittato delle buone cifre pubblicate dal concorrente tedesco HeidelbergCement. Hanno guadagnato terreno pure altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+1,11% a 23,74 franchi), Geberit (+1,30% a 428,30 franchi) e Sika (+1,64% a 7755,00 franchi).

La prospettiva di un aumento dei tassi di interesse ha favorito i titoli finanziari. Con il segno più si sono mostrati i bancari UBS (+1,47% a 17,99 franchi), Credit Suisse (+1,24% a 17,55 franchi) e Julius Bär (+0,75% a 61,74 franchi). Dinamico è apparso il comparto assicurativo, con Swiss Re (+1,39% a 96,38 franchi) un passo davanti a Zurich (+0,68% a 310,80 franchi) e Swiss Life (+0,68% a 342,60 franchi).

Hanno accelerato nel finale i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,32% a 75,20 franchi), Roche (+0,34% a 223,90 franchi) e Novartis (+0,98% a 80,46 franchi). Completano il quadro dei 20 titoli principali Givaudan (+1,27% a 2156,00 franchi), SGS (+2,12% a 2408,00 franchi), Swisscom (+0,04% a 510,40 franchi) e Lonza (+1,86% a 246,90 franchi).

Nel mercato allargato gli occhi erano puntati su Temenos (-5,95% a 115,40 franchi), che ha annunciato trattative in vista di una importante acquisizione nell’area di Londra. Walter Meier (-5,08% a 40,20 franchi) ha presentato i conti 2017. Oerlikon (+2,81% a 15,72 franchi) ha fatto sapere di aver firmato un contratto con Boeing, mentre Leclanché (+1,97% a 2,59 franchi) ha ottenuto un’ordinazione in Germania in collaborazione con il gruppo italiano Enel.

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