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Borsa svizzera: chiude piatta, SMI +0,03%

(Keystone-ATS) Pur senza mostrare eccessivo dinamismo la borsa svizzera ha chiuso anche l’ultima seduta settimanale in rialzo, la quinta consecutiva. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9136,72 punti, in progressione dello 0,03% rispetto a ieri.

Il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,05% a 10’421,04 punti.

Gli operatori non esitano a parlare di un’atmosfera letargica, dovuta anche probabilmente all’elevato valore che hanno nel frattempo raggiunto i singoli titoli. I volumi di contrattazione rimangono molto bassi, nonostante i principali attori del mercato siano ormai da tempo rientrati dalle vacanze estive. Anche la prospettiva di una stretta monetaria negli Usa fa calare l’attrattiva degli investimenti azionari.

Sul fronte geopolitico continuano a tenere banco le tensioni relative alla Corea del Nord: gli investitori tendono quindi a muoversi con i piedi di piombo e qualcuno è tentato di mettere fieno in cascina, realizzando i guadagni.

In Svizzera il valore più chiacchierato è stato Nestlé (-0,19% a 80,55 franchi), che inizialmente ha reagito con vigore alla morte di Liliane Bettencourt, ereditiera del colosso della cosmetica L’Oréal, ma si è poi spento nel finale. La multinazionale vodese controlla circa il 25% dell’impresa francese e c’è chi ritiene che potrebbe rilevarla totalmente; altri pensano invece che la partecipazione potrebbe essere venduta. Gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,60% a 83,45 franchi) e Roche (-0,40% a 248,00 franchi), hanno mostrato un andamento divergente.

Fra le azioni maggiormente sensibili alla congiuntura è scesa Adecco (-1,78% a 74,60 franchi), che nella giornata degli investitori ha presentato un programma di risparmi da 250 milioni di euro all’anno. Stando agli operatori il calo è dovuto a realizzi di guadagno, dopo la buona performance delle ultime settimane. Sika (+1,25% a 7315,00 franchi) è stata sostenuta da un’analisi di Kepler Cheuvreux, che ha aumentato nettamente l’obiettivo di corso, e di conseguenza si è mossa meglio di ABB (-0,21% a 23,93 franchi), Geberit (+0,39% a 458,50 franchi) e LafargeHolcim (+0,17% a 59,20 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (+0,86% a 87,70 franchi) si è fatta preferire a Swatch (+0,42% a 382,80 franchi).

Negativi sono rimasti i bancari UBS (-0,36% a 16,44 franchi) e Credit Suisse (-0,13% a 15,24 franchi), mentre si è difesa meglio Julius Bär (+0,44% a 56,70 franchi): ieri il comparto aveva approfittato della prospettiva di un aumento dei tassi di interesse. Scarsa unanimità di vedute è stata palesata dagli assicurativi Zurich (-0,14% a 288,00 franchi), Swiss Re (+0,88% a 86,25 franchi) e Swiss Life (+0,06% a 337,00 franchi).

Completano lo scacchiere delle 20 blue chip Givaudan (+0,96% a 2113,00 franchi), Lonza (-1,01% a 255,60 franchi), SGS (-0,44% a 2250,00 franchi) e Swisscom (-0,08% a 489,00 franchi).

Nel mercato allargato si è messa in luce Straumann (+1,62% a 625,50 franchi), grazie a una raccomandazione di Vontobel. Sorvegliata speciale era Aryzta (+0,89% a 29,42 franchi), che lunedì presenterà i conti dell’esercizio 2016/2017.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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