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CEDU riesamina competenze giustizia svizzera su caso di tortura

La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) riesaminerà il caso di un tunisino che aveva chiesto invano alla giustizia svizzera di ricevere risarcimenti per fatti di tortura commessi nel suo Paese d’origine.

La CEDU ha accettato la richiesta di riesame del 55enne, che sostiene di esser stato trattenuto dal 24 aprile al 1 giugno del 1992 e torturato su ordine dell’allora ministero dell’interno della Tunisia.

Nel maggio 2007 il Tribunale federale aveva deciso che la sua domanda di risarcimento contro la Tunisia non era di competenza della giustizia svizzera. L’uomo, naturalizzato nel canton Ginevra poco dopo questa sentenza, si è quindi rivolto alla Corte di Strasburgo.

Lo scorso giugno la prima Camera della CEDU aveva deciso, con una maggioranza risicata di quattro voti su tre, che non è stato leso l’articolo 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Esso sancisce il diritto ad un equo processo. (Sentenza 51257/07)

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